Collezione personale di elena

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CANTO 30 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Semplicemente l' amore è.

Federica Colarossi

CANTO 29 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Quello che ricorderò sarà solo quello che in futuro
potrò rivivere e non è un pensiero da buttare via
perchè insegna quel che l' esperienza mangia
nel presente dei fatti. Non oso immaginare
ciò che domani mi aspetta nell' avventura che mi travolge il
cuore
al sol pensiero dei possibili accadimenti e spero,
spero e sempre più spero che il destinio mi prenda per mano
amichevolmente per darmi quel che chiedo a Dio oggi
per il dì nuovo che con l' alba mi illuminerà
per poi svelarmi il segreto di quell' incontro.
E' un'attesa dura quanto un pezzo di ferro,
ma sa rompersi e diventare soffice come mollicca di pane
nell' attimo in cui la paura fa rinunciare il cuore.
Batte come non mai questa curiosità
e questa voglia di vedere quali occhi guarderan i miei
e quali labbra parleranno con parole bianche di neve,
sciolta sotto questo sole che illusorio enigma
non lascia intravedere un soffio di quella verità
che domani svelerà la vita.

Federica Colarossi

CANTO 28 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Tutto è bianco quanto questa voglia di riempire di colore
il cuore con mille coccole diverse
nelle loro sfumature ed intensità. Quel calore che dall' aria
arriva diventa estremamente freddo
quando due grandi braccia raccontano un brivido
che il sospiro ad occhi chiusi sottolinea e tu vivi
nella speranza che quest' estate fredda
si riscaldi per poterti togliere quella coperta nera
che pesa quanto la solitudine.
Stracciato pezzo di carta che tra le mani stringi
con un pugno di tenerezza e non puoi resistere più
a quella sensazione allo stomaco. Innamorato dell' amore
costruisci il paradiso col pensiero come fossi l' architetto
della vita che oggi ti promette il viola di un abbraccio,
l' azzurro di una carezza, il rosa di un sorriso,
il rosso del far l' amore.

Federica Colarossi

CANTO 27 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Questa vita è magica quanto il volo del tempo
che passa con ali di piombo sopra le nostre teste...
ogni piuma porta con sè il ricordo di un' emozione,
mentre il vento fischia nelle orecchie violini di esauste
speranze
che inseguendo una irraggiungibile concretezza
mai raggiungeranno la loro fine.
Non ti ho, e per questo ti avrò per sempre.

Federica Colarossi

CANTO 26 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Ti chiuderei in una scatola marrone
come quelle ali che ti danno la libertà nei giorni di vento
che furioso sfoga la sua intensità di forza e d' amore
contro quegli alberi ormai spogli di desideri.
Sei più di quel che ho chiesto a Dio.
Sei più di quel che sapevo da ignorante che potesse
esistere.
Sei uguale a me, ma migliore in un modo non paragonabile.
Sei me moltiplicato all' infinito. I tuoi sorrisi rimbombano
come i tamburi di quella tua forte canzone,
il tono della tua voce è un unico tenore che un' orchestra di
angeli
suona nel chiuso di una piccola stanza
calda del fuoco di dodici candele gialle.
Sei ciò che di più incredibile potesse farmi lo sgambetto
lungo la mia strada. Non svegliarmi mai più.

Federica Colarossi

CANTO 25 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Siamo angeli con le ali marroni...
combattenti instancabili che dopo aver salvato
ed ucciso continuano la loro corsa
con un' apatica serenità che regala il dubbio dei sentimenti.
Non vi sarà fine forse a questa guerra,
non vi sarà pace per le nostre anime.
Vili guerrieri gli altri che non riescon a porgere la spada
più in là del petto, ascoltando il pianto delle genti sofferenti,
nel sangue color ruggine, nel grigio delle lacrime.
Il nostro destino ci costringe a camminare, camminare,
correre e ancora camminare dietro queste nostre emozioni,
impassibili dobbiam oltrepassare le nostre delusioni,
le utopie e gli amori che forti ci scagliano addosso
pezzi di pietra per portarci via la nostra vittoria
ma non molleremo mai l' arma che abbiam tra le mani,
non ci faremo abbattere da questo male.
Semineremo vita là dove oggi vive la morte
e uccideremo la vita là dove oggi non vi è altro che
disperazione.
Moriremo poi in mezzo al fango del cielo,
sopra una nuvola rassicurante,
tra le braccia dei nostri sogni irrealizzati
e saremo per sempre dannati dal nostro amore.

Federica Colarossi

CANTO 24 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Sei quel che le mie mani per tanto tempo han accarezzato
nell' aria vuota trattenendo tra le dita batuffoli di nuvole
che nel rientrare nel pensiero della realtà si son rannicchiati
ricadendo in duri sassi rosso porpora.
Non sei un solito desiderio che appaga l' animo illudendolo
con continue ripetizioni di illusioni in fondo svelate come tali,
un motivo per rincorrere un sogno per un breve tratto di vita.
Non sei una bugia. Sei purtroppo quella metà
che nelle parti mie cave più fragili si incastra perfettamente
senza lasciar solchi come fossimo nati uniti
dalle stesse cellule del nostro animo.
Sei tutto ciò che di me adoro. Sei la voce del piacere
che sussurra parole come fossero note della musica
che libera sul pavimento del mare sotto la tiepida luce
della luna piena dona più emozioni a questi miei occhi
lucidi di stupore. Sei ciò che per sempre rimpiangerò
perchè quei lenti forti battiti
non potranno proteggermi da questo mondo,
non potranno amarmi in questa vita,
non potranno correre sopra a quelli del mio cuore.

Federica Colarossi

CANTO 23 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
L' uomo non sa vivere solo di se stesso,
distante dal felino e più simile al cane ha una gerarchia
di preferenze che vale la sua ragione di vita.
Stupido animale basa la propria esistenza
su quella di un' altra voce ed un corpo caldo da baciare
con gli occhi chiusi, e avrà la sicurezza che l' abbraccio
delle proprie mani non sa regalare
a quella voglia di stringere i pugni mordendosi le labbra
come volesse mordere quelle del primo nome di quella lista.

Federica Colarossi

CANTO 22 del libro " I libri blu" di Federica Colarossi.
Che la carne sia illusoria esperienza tattile?
Quel che ancora non capivo è ora nitido tra le mie visive
conoscenze e non so perchè il mondo si sia svegliato
oggi nel rivelare queste verità tanto assurde e volatili
come profumo di meringhe spinto da un vento bugiardo
e finalmente apro gli occhi e il cuore alla vita,
perchè ieri non riuscivo a vedere il vero viottolo
della mia strada e pareva tutto asfaltato e grigio
questo mondo, piatto e senza emozioni
come una piattaforma di pietra desolata sulla quale il cielo
non sfoga nè raggi nè gocce e non rimane che aspettare
che qualcosa cambi e ora si, ora è tutto diverso
come fossi nata in una nuova vita fatta di sentimenti
perchè adesso so che quel che vivere
vuole significare non è mangiare e dormire,
ma sperare e soffrire, azzardare e svenire ancora,
dimenticare ed imparare da altri maestri ogni giorno
una sensazione nuova, è scrivere un libro
usando una penna che domani butterò,
accarezzare un volto che domani disprezzerò,
è essere un uomo fatto di sentimenti
e un pezzo di carne caldo fatto solo di brividi.

Federica Colarossi

CANTO 21 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
E ora torna la speranza che mai sperò la sua fine
ma sempre ne raccontò i tormenti
ai suoi più disinteressati ascoltatori.
Credevi di aver smesso oggi quel che mai sei riuscito a
terminare
e invece felice di un fallimento sventoli sorridendo
la bandiera di una gialla promessa, un patto
che vale la scommessa con te stesso di trovar quegli attributi
che ritieni e fai credere agli altri di possedere
per risolvere il rompicapo che sai ha una logica
ma ti lasci prendere dallo sconforto nel tempo
in cui le mani ti si incrociano nel nulla delle idee
che mute muoiono sotto il tuo sguardo, ma quel
che adesso hai di fronte agli occhi è il punto interrogativo
di una risposta a te già quasi del tutto data,
e son pochi i dubbi di chi ha parlato dopo la tua domanda,
è il calcio di rigore di una partita infinita e l' arbitro si è
allontanato
con una banale scusa per lasciar che la confusione
e la ragione appartengano e non appartengano
a entrambe le squadre che mai avranno un punteggio
se non quello dei falli che violenti lasciano il segno
del loro numero sulla pelle e dentro l' anima
di sfiniti e inarresi giocatori. Non ti aspettavi
un tale premio grande quanto una speranza riesumata
dalla tomba più rimpianta e l' ultima possibilità
di dimostrare quella voglia di vivere il contrario
del tuo sconforto ridendogli in faccia dall' altra parte
della strada dalla quale urli intonato la canzone dei campioni
e lui sta a testa china a compiacersi di se stesso
perchè la reazione e il coraggio han rotto le catene
ch' egli aveva con tanta cura e pazienza legato attorno a te
anello dopo anello facendo attenzione di incastrare bene
l' uno nell' altro mentre tu piangendo
cercavi la posizione migliore per agevolare il suo lavoro
ma adesso tutto questo ripensare è motivo di orgoglio
e rancore che hai ucciso scagliato
contro quella rassegnazione che hai ucciso scagliato
contro quella rassegnazione che ti ha fatto dire basta
per una futile formalità, parole di ghiaccio
che in una invernale sera fredda e nervosa
come questa mai avresti pensato si sciogliessero
in un dolce ritorno di speranza.

Federica Colarossi

CANTO 20 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Dove esiste un inizio vi sarà anche una fine,
prossima o immediata, ma pur sempre inevitabile,
comprensibile o enigmatica, ma pur sempre efficace.
La fine di tutti gli inizi e il termine della fine
che corrisponde anche al suo inizio,
è il nulla più completo, la domanda più pronunciata
dall' origine del mondo.
E' il buio dopo la vita e la luce dopo l' anonima verità,
trama nel silenzio delle anime questo fato gnorri
e traditore consapevole e usufruisce del tempo
regalatogli dal tempo stesso per promettere l' eternità
di ogni attimo con un incrociato giuramento
falsamente altruista e colmo di amore-odio
per il veder soddisfatta la speranza in una sicurezza
inestimabile
che mai immaginerebbe di esser solo illusoria
come la realtà rivelerà ad essa di essere
nella verità dei fatti. La fine senza inizio
esiste solamente nel nulla del tempo che presente
può essere così come passato e futuro
contemporaneamente per annullare
il termine di ogni fatto sul quale la speranza
sperava sperando nel suo infinito andare.
Ma sul serio credi ancora alla concretezza?
Essa non esiste come tu più non vi sarai nel prossimo tempo
a leggere parole che la morte non potrà rubare,
perchè ciò che la lingua dice nel mondo
è ricordato e allora parla invece di stare solo ad ascoltare
i finti saggi che dietro uno schermo rubano
istanti oramai non recuperabili e mai più li rivivrai
per punizione di ciò che non hai capito
reagendo passivamente all' elogio del nulla che una donna
vanta di mostrare al pubblico
quale tu sei felice spettatore ignorante
di quel che potresti rimpiazzare
a quella noia ch' è il non saper che fare.
Se la fine vuoi evitare sarà difficile riuscire nel tuo intento
tenendo le gambe incrociate, piuttosto incrocia le dita
per la buona fortuna di riuscir a giungere ai risultati
ai quali ambisci così che la fine sia concretamente voluta
e ottenuta quale assunzione dell' aver dato vita
alla tua attività e potrai pensare ad un nuovo inizio
senza rimpiangere la fine precedentemente catalogata
nell' archivio del tempo in cui mai smetterai di ridere
per l' orgoglio della tua vita e la stima nel tuo cuore
pieno di consapevolezza di esser una veloce nuvola
che lascia il suo segno nel cielo,
invisibile ma pur sempre eterno.

Federica Colarossi

CANTO 19 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Cade come ora vorrebbero fare le mie palpebre
quel morbido desiderio che regala un brivido caldo
per scaldare l' inverno che vive sui miei fianchi chiari
e l' urlo che fuori dalla finestra vuole attirare
la mia attenzione nulla avrà in realtà di mio
poichè egoisticamente mi abbraccio a me stessa
non lasciando disperdere un solo sospiro uscente
come fumo nel gelo di questa stanza.
La copertina gialla nelle mie mani
è come se si trasformasse in un forte petto
e mi avvolgono le braccia sognate per stringermi forte
ad esso fino al limite in cui soffocherei
per la sensazione di tenerezza nel mio cuore
e quasi sento il respiro dell' anonimo animo innamorato
della mia poesia sussurrata dalle carezze delicate
del mio fiato che cerca di dare la sicurezza
di aver ricevuto ciò che lui vuole donarmi
mentre nel culmine della dolcezza sembra di unirsi
in un diverso e più personale modo
per poi arrivare nello stesso istante all' estasi del sogno
e scivolare da questa fino all' allentarsi dell' abbraccio
in un forte sonno di rilassamento e sicurezza
di aver esaudito un dolcissimo desiderio.

Federica Colarossi

CANTO 18 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Balordo desiderio incomprensibilmente confuso,
o forse prevedibile come evento che attraversa la vita di tutti.
Non esiste un minuto uguale al precedente
e bizzarro è persino pensare che possa somigliargli
poichè un secondo è anche troppo lungo
per cambiare una vita e ciò che aspetti
arriva nell' attimo in cui mai te lo aspetteresti.
Il futuro non ha un nome perchè non sai come nascerà
e pure la sicurezza della sua venuta non esiste
se non nella monotonia dei pensieri di chi dice:
"non succederà mai a me." e una gomma cancella le parole
del libro della sua vita lasciandolo vulnerabile
a qualunque accadimento. Ti affacci dalla nave
sicuro che mai affonderà e non vedi la crepa
che sempre e sempre più grande
quasi ti avvisa con scricchiolii che il silenzio
riuscirebbe a rivelarti se per un istante tu smettessi
di parlare dei tuoi stupidi sogni irrealizzati.
La domanda sull' esistenza di un Dio
ti fa capire finalmente che ciò che da bambino
ti dava sicurezza ora altro non è che un dilemma
irrisolvibile e il sonno del buio ti trascina nell' indifferenza
e più non fai caso alla vera risposta perchè
il Dio di te stesso chi meglio sa farlo di te stesso?
E' orgoglio e stima verso l' angelo custode
che tiene al caldo il tuo cuore e che scopri essere
il tuo stesso cuore che si arma di una coperta di velluto.
Il balordo desiderio ora capisci che è
un sogno vagamente realizzabile del Dio di te stesso.

Federica Colarossi

CANTO 17 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Sono solo periodi che tumultuosi corrono
più veloci di quanto ci si aspetti portando via
un poco di dignità e coraggio ma dimenticando quella morale
che è necessario ricordare
per non perdere anche la ragione.
Passano senza incotrare contrasti o interferenze
perchè essere tristi ogni tanto serve per riconoscere
i momenti in cui non lo sei, e l' importante
è tenere la testa sulle mani, perchè oramai le spalle
non sono più abbastanza sicure.
E così sale quel dubbio che batte e continua ancora a
battere
ogni istante per portarti alla desolazione
ma non mollare perchè il perchè della vita nessuno lo
conosce
e tutti lo saltano per non cadere nel tranello
che ti sta abbattendo il cuore come fosse
il più grande nemico del mondo, come se fossi tu
il più grande nemico dell' esistenza
che non vuole accettare il gioco, perchè altro non è
se non un gioco questo cammino che pare
tanto confusamente chiaro e spesso chiaramente confuso
per dare una visione di ciò che in fondo
vale la permanenza su questa terra, ebbene i pensieri
riconducono alla fine di nuovo all' inizio e torna la felicità
della novità del giorno che arriva col nuovo sole
ma quello è solo del tempo sommato a ieri
perchè se resti sveglio la notte ti rendi conto
della scorrevolezza del tempo e di come oggi sia ieri
e sia già domani e tra un' ora sarà questo momento
dentro una clessidra che contiene
granelli di sabbia identici tra loro.

Federica Colarossi

CANTO 16 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
E' un sogno eterno quello che nel cuore non mi abbandona,
è un desiderio che quasi non vuol essere realizzato
per la bellezza che porta la sua utopia.
E' caldo ma non scotta, ti lascia libero
ma ti tiene legato con una catena al cuore.
E' tenerezza e passione per la vita condivisa,
è vedere tenendo gli occhi chiusi
e sentire nel più assoluto silenzio
molto più di quanto una melodia possa cantare.
E' socievole ma selvatico,
come se volesse conservare la magia dell' impossibile.
Ha un profumo che i fiori nemmeno immaginano
di poter invidiare e porta una sensazione di elevazione
che mille orgasmi non riuscirebbero a regalare.
Ha una forza indescrivibile
ma non romperebbe un filo di ragnatela.
Respira con affanno per l' entusiasmo e l' eccitazione
che deve esternare dopo tanto tempo
passato a sognare certi attimi. E' un immenso secondo
che ferma il tempo come se orologi e giorni
fossero dettagli irrilevanti. Descrive se stesso
senza parole perchè non riuscirebbero a contenerlo.
E' semplicemente la coccola più comune tra le tante,
è un abbraccio.

Federica Colarossi

CANTO 15 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
E' la magia di sentirsi un cucciolo, è la magia
di sentire la vita dentro e tutto intorno.
E' un mondo di dolcezza e lo si percepisce col cuore
nudi in un letto di morbidissimi peluches
cantando una leggera musica sottovoce
e guardando con occhi socchiusi la luce filtrata dalla finestra
mentre ondeggia e danza in aria un orsetto di pezza
che poi ricade sul petto come un batuffolo di borotalco.
E' il dipinto di un mondo affascinante e incomprensibile ai
più.
Rotolandoti nel fresco calore delle coccole di stoffa
ti senti come un bambino felice della vita perchè essa
è un gioco da fare a carte scoperte e col sorriso sulle labbra
e sul cuore perchè l' importante è partecipare
e il premio migliore è il tempo che ci è dato
per goderci tutta la morbidezza della felicità,
che chi ha provato può descrivere come leggera e tiepido
calda,
è soffice quanto il lenzuolo sul quale mi rotolo
e ha una luce soffusa come quella che timidamente
entra dalla mia finestra, ma soprattutto,
ricopre chi riesce a lasciarsi andare
alla pazzia del non ordinario.
E che realmente sia questa la pazzia?
Oppure potrebbe essere il tenersi lontani dalla
comprensione
del mondo, seduto su una sedia a parlare di politica
col muso arruffato e gli occhi spenti di tristezza
per aver perduto l' innocenza e la spontaneità che da piccolo
ti faceva percepire un semplice soffio di vento,
ebbene quel soffio è ancora lì, cercalo
e se davvero ci crederai lo troverai
anche con gli occhi bendati.

Federica Colarossi

CANTO 14 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Collina di neve sotto un sole bugiardo,
ma si scioglierà di fronte a un falso?
Il gioco del mondo è normale che rida coi suoi vigliacchi
scherzi
e le sue incomprensibili allucinazioni, ma nella lucidità
puoi capire come stanno realmente le cose
e allora potrai vedere la maschera del fato
che si squaglia dal divertimento nel far soffrire le persone
in quell' illusorio inseguimento del nulla.
E' come una cattiva madre e una pessima consigliera
che ti indirizza verso ciò che sai non è corretto
ma nell' ingenuità dell' essere umano ti fidi
di una così perfetta ma ingannevole guida
e non ti accorgi che dietro di te lasci quella dignità
che con tanti sforzi hai conquistato, però prova a lavarti il
viso
e sfregarti più forte che puoi gli occhi
così che riguardando il cielo ti accorga di quanto stavi
sbagliando
nel non credere al Tao e rifletti, pensa, osserva intorno a te
ma soprattutto dentro il tuo cuore e capirai
che ciò di cui hai bisogno lo hai nelle mani,
come l' aria così impercettibile
ma così indispensabile da non poterne fare a meno
pur essendo scontata.

Federica Colarossi

CANTO 13 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
La fine delle cose non esiste come pure l' inizio
perchè se ci pensi bene ciò che sei
non si è creato ma deriva dal mutamento
così come quello che diventerai nel futuro del mondo
che sai non si distruggerà ma solo si trasformerà
in qualcosa di migliore o peggiore,
ma che importanza ha? E' come scrivere un libro
utilizzando l' inchiostro della vita e il foglio dell' universo
e costruire un racconto che mai morirà
perchè una volta conosciuta una cosa
mai si dimenticherà ma devi capirlo altrimenti
ne sentirai la mancanza quando muterà in ciò
che non è più compatibile con i tuoi desideri,
perciò voltati e guarda al passato
come fosse presente poichè non esiste la parola inizio
nè la parola fine ma l' unica eccezione
nella frase della vita è che esiste la parola "sempre"
e non può essere cancellata da un minuto perduto
ma sarà sempre e ancora sempre lì
dove l' hai lasciata l' ultima volta
che hai avuto a che fare con lei, perciò ricorda
che tutto rimane nel tempo e quello che hai o hai avuto
mai lo perderai e ogni acquisto e conoscenza
di una nuova realtà è un arricchimento e mai una perdita.
E' un grigio che mai diverrà nero ma neppure bianco
pur venendo mischiato coi colori della dimenticanza
che ne alterano le sfumature in malinconici pianti
di desiderio del passato, ma apri il pugno
e poggia il palmo sul petto per ascoltare ciò che ti manca
tanto
ma che mai perderai, è una sensazione tanto semplice
da sentire e tanto difficile da accettare
a causa dell' illusione dei sensi, e la persona
che un tempo guardavi negli occhi è ancora di fronte a te
e lo sarà anche quando non più penserai a Lei
perchè ha scritto il suo nome nella tua vita
con una penna incancellabile dalla gomma del tempo
e come ogni particolare che nel mondo è esistito
esisterà sempre e non avrà mai fine.

Federica Colarossi

CANTO 12 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Abbraccerei quei sogni di velluto
come un tenero orsetto di pezza
mentre un sorriso pervade il mio viso perplesso
e illuso dal gioco dell' amore.
Ogni piccola parte del tuo roseo corpo è un' immensa poesia
da ricordare a memoria e come un tenero incanto
imparerei ogni tuo difetto, ogni neo e ogni palpito
che ti fa salir il petto ove un fragile bacio
lascia quel candore tanto innocente e tanto sensuale
da dar inizio alla passione.
Una dolcissima carezza sul viso pare così forte
da sembrar uno schiaffo al cuore
quando il brivido della tenerezza ti fa stringere i pugni
e ti rendi conto tutt' un tratto
che nel libro della vita stai scrivendo la felicità
sotto il tuo nome, ma tutto è fuggevole
e ciò rende importante quel semplice sguardo
e la leggerezza della mano sui tuoi fianchi
che ti fa sentire quel desiderio di scoprire
quanto possa essere dolce un abbraccio fisico
nel quale le braccia non sono l' unica unione
e le anime chiedono di unirsi come angeli
con un' ala sola per poter volare insieme
nel soave mondo che tanti cercano di raggiungere
senza risultati per l' amore che non riescono a dare.
Ma il surreale sogno che vivi è talmente impalpabile
che per poterlo scaricare fuori dal cuore
non basta un urlo lungo delle ore
e puoi scoppiare da un momento all' altro in un "ti amo"
sapendo che nella storia del cielo resterà indelebile
ogni volta che lo andrai a cercare nella malinconia
del futuro che sorpassa ogni mattone di cemento
o di fango della casa che vai costruendo
per aver un luogo nel quale vincere la felicità dei ricordi.
Con un piacente respiro poggio una guancia sul palmo
della tua mano per poter sentire il calore del sentimento
che ancora caldo mi trasmette sicurezza,
e cado in un dolce sonno di nuvola
col tuo sussurrare parole di vento
in questa notte di coccole.

Federica Colarossi

CANTO 11 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Come puoi essere chi vuoi essere
se non sai essere nemmeno ciò che già sei?
Nel buio del mondo non perderti come un nero pipistrello
che vaga tra le ombre del cielo,
cresci dal bambino che sei e vedrai
che giocare con la vita non è tanto diverso
dal giocare con le bambole ma se puoi capire quanto
metti in gioco di te stesso allora riflettici su
e dillo ai tutti i tuoi amici così che giochino
insieme a te a colorare la vita di vita stessa.
Cosa perdi se impari ad amare ciò che esiste nel mondo
e ad odiare il tempo in cui non hai amato?
Pensa a quello che di più grave ti può capitare
nel vivere nella spontaneità dei tuoi anni,
il massimo lo sai è la morte ma quella
non può essere solo qualcosa di negativo
perchè quando finisce un sogno ti svegli
in un nuovo giorno e allora non perdere tempo
e sfrutta la tua opportunità, vivi nel presente
come vivresti se potessi essere immune
a qualsiasi sconfitta del futuro e non vergognarti
del tuo mondo perchè è sacro quanto quello di chiunque
altro
e un giorno ti pentirai di non aver rischiato
e aver conservato il cuore dentro una cassaforte
di complessi scoprendo poi troppo tardi
il coraggio di usarlo quando ormai il mondo
non accetta più i tuoi sorrisi e ciò che rimane di te
è un uomo senza ombra, se non l' ombra del rimorso
perchè è già notte e tu non hai ancora corso
in quella valle che da lontano sogni ogni secondo
e non sai valutare come realtà dell' assurdo gioco
che lasci manipolare all' insensibile fato
che vola in direzioni incomprensibili col volto
coperto di ghiaccio e le orecchie tappate dalle preghiere
assillanti
di bambini maltrattati e sezionati da mani di medici
spudorati,
vili schifosi che non risparmiano
una sepoltura a una piccola vita breve
quando quella di un fiore che per tre anni
ha sofferto e anche dopo la fine
non può riposare in pace nella terra del cielo.

Federica Colarossi

CANTO 10 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Nel mondo ciò che sei è scolpito nel fango
e in una sera d' inverno il tuo nome diverrà
un fuggente ricordo, ma se si può migliorare
questo mondo senza scuse potrai rivivere
in un foglio per donare ancora
pur quando non ci sarai più e non finiranno,
no, i colori della vita non moriranno
perchè come anime della felicità vagheranno
per tutta l' eternità nella notte bugiarda
che nel nostro animo trascorrerà
senza incontrare fine se non il termine del mondo
ma come si può far tornare il sole a mezzanotte
se persino la luce del giorno si affievolisce ogni dì di più?
Una semplice emozione e una sensazione si crea
dal nulla per riempirlo di tutto
così che un sorriso varrà una vita salvata
da mani di roccia che scalfite dal vento
continueranno a lavorare per trovare i cuori dispersi
degli uomini egoisti, ma se vuoi davvero
cambiare qualcosa non aspettare
che un inesistente angioletto ti consigli la via
perchè scusanti come questa ne conosci
per ogni situazione e allora sii felice
e inizia ad impegnarti per far si che tutti sentano
la melodia dell' amore e la felicità dell' anima
ma da adesso perchè ogni giorno
sono infinite lacrime in più versate nel nero fiume
del male che continua a scorrere rinforzato dall' ignoranza
di chi non capisce, non vuole capire
e non permette agli altri di capire il vero senso
di questa strana corsa verso la morte,
fine di un sogno ed inizio di un altro
in cui però sarà troppo tardi
per rimpiangere un' intera vita.

Federica Colarossi

CANTO 9 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Se Egli leggesse ciò che Dio ha scolpito
con l' inchiostro blu nelle pagine della vita
a ieri ripenserebbe con aria disgustata
dell' amarezza del latte che da pessima madre
ha saputo offrire ai figli degli investimenti
perchè il Diavolo senza una parola
entra nei cuori privi di cancelli e i soldi
diventano il suo sangue, piastrine verdi
che valgono un respiro di vita,
quella vita che Dio non può donare
se non ai pochi Santi che hanno saputo affiggere
un cartello rosso all' entrata dell' anima
con scritto sopra "non rubarmi l' orgoglio Satana",
e da un comignolo esce ancora il fumo
di un caldo fuoco testimone dell' amore di un padre,
ma come si può perdonare l' inganno del dittatore,
e l' uccello di fuoco,
ma chiedi a Dio se Egli era davvero suo amico,
e allora è un vero mondo di ladri e traditori
dove la fiducia corrisponde al porgere una guancia
agli schiaffi del cielo moderno
che il vento della crudeltà congela ogni inverno
di più fino a quando nevicherà sotto il sole
che Dio ancora tenta di accendere
nella coscienza degli uomini.

Federica Colarossi

CANTO 8 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Grigie le forme di questo mondo a parte
dal resto del ruscello che a ogni onda
travolge situazioni e personaggi
entro la continua poesia del tempo ambiguo e uniforme
nelle sue diverse misure geometrice
e non sai come finirà ogni evento che vedi,
che sai inizia in un modo bello o brutto,
con un sentimento travolgente o all' ombra di una tomba
coperta di fango e pietre per la desolazione del bene.
I rumori, i colori nel nero del nulla illuminano il buio
della bugia e puoi tornare a sperare
se conosci questa presenza e allora sappilo,
ricordalo perchè ti servirà
quando il verde dell' erba diverrà ruggine
e un sole che pareva amico brucerà ogni tua speranza.
Penserai ch' è davvero strano questo susseguirsi
di emozioni e differenti lunghezze di parole
nascoste nei libri blu, ma se nessuno pensa e registra,
come potrà un bambino sorridere al pensier della vita?
Come potrà comprendere che il suicidio
del suo compagno di scuola è un' illusoria soluzione
a un granello scuro del suo bianco sentiero di vita?
La ragione di un mondo fatto di marche e orgoglio
allontana l' inconscio da quella ch' è
la natura del suo benessere, della gioia immateriale
nel possedere il proprio cuore, le proprie mani
e l' amore nello stomaco che spinge ogni attimo
per impazienza di aiutare a guadagnare se stessi
dalla donazione della felicità.
I treni del tempo hanno vagoni indefinibili
per quanto crudeli come quelli che deportarvano gli ebrei
nei campi di Satana e il bene in questo modo
viene coperto dai sostenitori dell' Anticristo
e si cerca oggi in un mucchio di monete
la felicità della materia, ma è inutile ribadire
cos' è la felicità perchè i canti di salvezza
sono comprensibili di per se stessi,
perciò quel che manca sono le preghiere di perdono,
perdono per non aver seguito la giusta strada
o per non aver pensato alla felicità degli altri
come alla propria e le cose di eguagliano
perchè come dice il primo discorso
la resa dei conti è alle porte, per il male che hai fatto
e allora prova a chiudere gli occhi e vedere
se la vita ti sorride anche quando
non la guardi falsamente dritto negli occhi
costringendola ad ingannarti per l' assurdo andamento
della felicità sociale, cosa dici?
Tu non la vedi ma quando si sente sicura
di uscire allo scoperto piange nella disperazione
della delusione che sei tu per i tuoi familiari,
e allora chiedi perdono a tua nonna
per non aver saputo esercitare i comandamenti di Dio
che con grande cuore quella sera t' insegnò
mentre ingenuo bambino giocavi pensando
a quanti soldi avresti guadagnato
rubando al prossimo nei futuri mestieri più falsi
e disonorevoli.
Sembra d' essere in Neoromanticismo,
età maledetta dal Diavolo dell' avidità che virus,
quale forse è realmente, divora ogni cellula d' amore
per dar vita a una comunità di delusione ed egoismo.

Federica Colarossi

CANTO 7 dal libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
La natura si sa a volte è giusta e a volte è debole
ma non è corretto questo rincorrersi
di frustrazione e rassegnazione,
è un quadro che non può esistere da solo lo so,
ma la natura matrigna di Leopardi talvolta affiora
da quell' illusione di armonia che l' uomo
non può garantire per la crudere modifica
del ciclo del mondo, così chi merita sarà premiato
dalla stessa fiducia ch' egli ha riposto in un sasso,
esempio del naturale corridoio in cui ogni animale
corre felice sorpassando ogni tentazione
di modifica di quell' equilibrio che il santo
percepisce col cuore, ma la verità suprema
è amare il mutevole poichè bene e male
hanno egual bellezza come vita e morte
sono indispensabili per l' andar dell' universo
e ogni modifica apporta sacrifici di Dio del benessere
di tutta la materia, l' energia e la pace
rotta proprio da quest' aria di pazzia
che come un tornado cambia il cuore delle persone
e non solo, quando in africa un altro bambino
chiederà "perchè?" , un angelo con gli occhi azzurri
non potrà sorridergli ed egli morirà di fame
come l' amore morirà nell' anima di colui che può,
sa di poter, ma non vuole privarsi di lussi
per donare una vita a chi ormai non conosce
cosa sia il sogno e nelle mani porta un seme di speranza
destinato a seccarsi sotto il crudele sole
dell' umanità industrializzata in ogni angolo della mente
e soprattutto in ogni fibra dell' atrofizzato muscolo cuore.

Federica Colarossi

CANTO 6 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Parlo d' amore e parlo di te,
perchè l' amore puro è dentro i miei sogni
rappresentati da un caldo fiato sul collo
di un angelo carezzevole e forti braccia morbide
per la dolcezza che dalla tenera pelle evapora
come profumo nell' aria annebbiata di speranze,
quando la tristezza invade la mente
il cuore risente di una mancanza inaccettabile
e fragilmente tenta di appigliarsi alla voglia di un abbraccio,
fuggevole desiderio di un' anima in solitudine,
ma so che se il Tao vuole, se il momento acconsente
tu ci sarai ad accarezzarmi il volto
con mani di nuvola e soffici arcobaleni di parole
e con un vento di fiabe mi accuccerò sul tuo petto
e al brillar del suo battito sognerò la felicità,
meta della strada che con te vado percorrendo
"ti amo" dopo "ti amo" e atto dopo atto e passo dopo corsa
dopo volo fino a giungere nel mondo in cui
solo i tuoi occhi possono guidarmi.

Federica Colarossi
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