Poesia,

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CANTO 3 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
La naturalezza nasce da un dolce sorriso
donato ad un albero che con leggere carezze
sposta i capelli coi fragili rami tanto ingenui
da esser stati più volte spezzati
da chi vita non conosce e negli occhi
un gelido malessere gli immobilizza il cuore.
Il segreto sta nell' amore, l' amore per il mondo,
per se stessi ma soprattutto l' amore
per la felicità degli altri, perchè solo donando
si può ricevere, è come sorridere davanti a uno specchio.
L' anima di un albero conosce questa legge
e ne sfrutta le gioie quando un dolce e gentile
essere umano abbraccia caldamente il suo tronco.
I libri blu si fondano su questo,
è la base della felicità, è lo scopo della vita
di ogni essere che vagando per il mondo
si chiede cosa possa entrargli nel cuore
e renderlo felice, ebbene è l' amore,
che potrà entrare nel suo cuore e nella sua anima
solo dopo esserne uscito. Non esiste l' accontentarsi della
vita
perchè la felicità è l' origine e all' origine c' è il "niente",
ch' è molto più armonioso del tutto.
Il niente abolisce ogni blocco dell' energia universale:
gelosia, invidia, desiderio, inappagamento,
tutto ciò che consideri il materiale,
tutto ciò che non sia naturale,
che gli animali e la natura non conoscano
perchè fuori dall'ordine spontaneo del mondo.
L' uomo è viziato e questi vizi portano solo frustrazione.
Un bambino vive i suoi primi anni di vita nell' innocenza,
giocando con la terra, correndo,
ridendo e sorridendo per ogni piccola scoperta
del mondo naturale. La poesia del mondo,
la poesia della natura è una poesia eterna,
è una poesia perfetta in ogni sua imperfezione.

Federica Colarossi

CANTO 4 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Ai margini dei sogni non so se ci sei
ma ti cerco perchè ho bisogno di parlarti,
ho trovato la libertà nei dolci libri blu,
quelli fatti d' amore, dimmi se è la verità
ciò che c' è scritto, nei libri blu,
quelli di speranza e passione, lo trovi?
lo ricordi? E' nel canto numero 3,
non nella divina commedia, stupido, pensaci bene,
l' hai letto tante di quelle volte che ora non lo ricordi,
l' hai già dimenticato, vero? Non ci credo,
dimmi come inizia, parole di disperazione
oppure parole di speranza? Sforzati di ricordare,
tanto non hai nulla da perdere se non frasi di angoscia
soffocate dalle urla che udivi quelle notti
di luna piena, erano giorni rigidi,
non ti potevi scostare dalla realtà,
eri troppo impegnato a soffrire per le lunghe domande
che ponevi alla tua anima sempre di più
allo scoccar di ogni secondo, ma l' hai letto quel canto?
Non mentire a te stesso perchè la salvezza lo sai
non soccorre i falliti e come tale
non meriti di conoscere certe parole,
certi suoni che ondeggiano nel cuore dei leali
e accarezzano il desiderio di felicità
fino a far il solletico alle guance di essa
e svegliare quella consapevolezza che ciò che cerchiamo
è dentro di noi, ma non dentro il corpo, scemo,
tu non puoi comprendere ciò che il fato
non ti vuol far conoscere
perchè lo sai che i libri blu non finiranno mai,
ma ti sei mai chiesto il motivo? Bhè, scoprilo da solo
perchè solo il tuo dentro può interrogare una simile
domanda,
ma intanto prova ad abbracciare un albero
e il responso ti sarà più vicino.

Federica Colarossi
Federica Colarossi

CANTO 8 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Grigie le forme di questo mondo a parte
dal resto del ruscello che a ogni onda
travolge situazioni e personaggi
entro la continua poesia del tempo ambiguo e uniforme
nelle sue diverse misure geometrice
e non sai come finirà ogni evento che vedi,
che sai inizia in un modo bello o brutto,
con un sentimento travolgente o all' ombra di una tomba
coperta di fango e pietre per la desolazione del bene.
I rumori, i colori nel nero del nulla illuminano il buio
della bugia e puoi tornare a sperare
se conosci questa presenza e allora sappilo,
ricordalo perchè ti servirà
quando il verde dell' erba diverrà ruggine
e un sole che pareva amico brucerà ogni tua speranza.
Penserai ch' è davvero strano questo susseguirsi
di emozioni e differenti lunghezze di parole
nascoste nei libri blu, ma se nessuno pensa e registra,
come potrà un bambino sorridere al pensier della vita?
Come potrà comprendere che il suicidio
del suo compagno di scuola è un' illusoria soluzione
a un granello scuro del suo bianco sentiero di vita?
La ragione di un mondo fatto di marche e orgoglio
allontana l' inconscio da quella ch' è
la natura del suo benessere, della gioia immateriale
nel possedere il proprio cuore, le proprie mani
e l' amore nello stomaco che spinge ogni attimo
per impazienza di aiutare a guadagnare se stessi
dalla donazione della felicità.
I treni del tempo hanno vagoni indefinibili
per quanto crudeli come quelli che deportarvano gli ebrei
nei campi di Satana e il bene in questo modo
viene coperto dai sostenitori dell' Anticristo
e si cerca oggi in un mucchio di monete
la felicità della materia, ma è inutile ribadire
cos' è la felicità perchè i canti di salvezza
sono comprensibili di per se stessi,
perciò quel che manca sono le preghiere di perdono,
perdono per non aver seguito la giusta strada
o per non aver pensato alla felicità degli altri
come alla propria e le cose di eguagliano
perchè come dice il primo discorso
la resa dei conti è alle porte, per il male che hai fatto
e allora prova a chiudere gli occhi e vedere
se la vita ti sorride anche quando
non la guardi falsamente dritto negli occhi
costringendola ad ingannarti per l' assurdo andamento
della felicità sociale, cosa dici?
Tu non la vedi ma quando si sente sicura
di uscire allo scoperto piange nella disperazione
della delusione che sei tu per i tuoi familiari,
e allora chiedi perdono a tua nonna
per non aver saputo esercitare i comandamenti di Dio
che con grande cuore quella sera t' insegnò
mentre ingenuo bambino giocavi pensando
a quanti soldi avresti guadagnato
rubando al prossimo nei futuri mestieri più falsi
e disonorevoli.
Sembra d' essere in Neoromanticismo,
età maledetta dal Diavolo dell' avidità che virus,
quale forse è realmente, divora ogni cellula d' amore
per dar vita a una comunità di delusione ed egoismo.

Federica Colarossi
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