Scrivo che tu sei bella,
Scrivo che tutto ? accolto
Sul graz?oso volto
De' vezzi il roseo stuol.
Scrivo che i tuoi dolci occhi
Vibran soave foco,
Scrivo.... Ma questo ? poco ...
Sino al trono di Dio
anci? mio cor gli accenti,
Che in murmure tremendo
Rispondono i torrenti,
E dalla ferrea calma
Delle notti profonde
Palma battendo a palma
Ogni morto risponde.
D'entus?asmo ho l'...
Ma de l'Italia o voi genti future,
Me vate udite cui divino infiamma
Libero Genio e ardor santo del vero:
Di Libert? la non mai spenta fiamma
Rifulse in Grecia sin al d? che il nero
Vapor non surse di...
Vicino a lei io sono s? pieno di vita che appena sento di vivere.
La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra, a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura.
Non sai che santuario
Al ver nell'alma alzai
E che io del vero antistite
Sempre d'esser giurai?
Non sai che mercar fama
Da tal canto non curo,
E pi? dolce m'? brama
Sul ver posarmi oscuro?
Che or lagrima spargeva ed or sospiro.
Poi tutto sparve, ch? tremenda voce
Rintuon? intorno, e da' lor cupi abissi
Torn?r la notte e il turbine feroce,
E an...
Anche la speme, ultima dea, fugge i sepolcri.
Gentile Nelae, tu al collo candido
Lascia che scendano le chiome d'auro,
E alle mie tempio adatta
Sacro ad Apollo un lauro.
Al suon armonico di nostre cetere
Vengon su i Zefir...
Se gli uomini si conducessero sempre al fianco la morte, non servirebbero s? vilmente.
Ito, aure dolci, a Cloe
Che le delizie or godo
Dei boschi, e i lai lion ode
D'un tenero amatori
La troverete al margo
Forse d'un rio cannoso,
O al rozzo d'odoroso
Arbore in gre...
Irene candida, lascia le piume,
T'affretta a cogliere leggiadri fiori
Or ch'Alba fulgida spande il suo lume
Co' nuovi albori.
In mezzo agli alberi d'accanto il fonte
Vedrai tu so...
Che stai? Gi? il secol l'orma ultima lascia;
dove del tempo son le leggi rotte
precipita, portando entro la notte
quattro tuoi lustri, e obblio freddo li fascia.
Che se vita ? l'error, l'ira, e l'amb...
Il Padre Eterno non paga tutti i giorni, ma a fine settimana ha pagato tutti quanti.
D'entus?asmo ho l'anima
Albergo; e sol d'un Nume
Io son cantor: degli angeli
L'impenetrabil lume
Circonda il mio pensiero,
Ch'erto su lucid'ali,
Sprezza l'invito altero
De' superbi mortali.
O tu, folle! Sperasti altro compenso
Dall'empiet? che teco
Negra impresa di sangue, e volo immenso
Tent? eretta del cieco.
Dove tu, diva, da l'antica e forte
Dominatrice libera del mondo
Felice a l'ombra di tue sacre penne,
Dove fuggivi, quando ferreo pondo
Di dittatoria tirannia le tenne
Um?l la testa fra servaggio e mo...
La Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi.
Siccome spunta il Sol senza alcun velo,
Ratto ell'arse negli occhi e nel sembiante
Splendidamente di celeste zelo;
E pi? che al tergo avesse ed alle piante
D'aquila i van...
Vigile ? il cor sul mio sdegnoso aspetto,
E qual tu il pingi, Artefice elegante,
Dal d? ch'io vidi nel mio patrio tetto
Libert? con incerte orme vagante.
Armi vaneggio, e il ...
Vincesti? E invan; regnasti? E invan, superbo,
Ch? con destra di possa
D? giusti il Dio del tuo comando acerbo
La catena ha gi? scossa.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.
La poca felicità che ci si può aspettare da questo mondo consiste nell'essere sicuri di aver fatto il maggior bene possibile ed il minor male possibile ai cuori dei nostri amici.
Coloro che non furono mai sventurati non sono degni della loro felicità.