Ugo Foscolo: Vigile è il cor sul mio sdegnoso aspetto, E qual



Vigile � il cor sul mio sdegnoso aspetto,
E qual tu il pingi, Artefice elegante,
Dal d� ch'io vidi nel mio patrio tetto
Libert� con incerte orme vagante.

     Armi vaneggio, e il docile intelletto
Contesi alle febee Vergini sante;
Armi, armi grido; e Libertade affretto
Pi� ognor deluso e pertinace amante.

     Voce inerme che pu�? Marte raccende,
Vedilo, all'opre e a sacra ira le genti:
Siede Italia, e al flagel l'omero tende.

      Pur, se nell'onta della Patria assorte
Fien mie speranze, e i d� taciti e spenti,
Per te il mio volto almen vince la morte.



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      Vigile � il cor sul mio sdegnoso aspetto,
E qual tu il pingi, Artefice elegante,
Dal d� ch'io vidi nel mio patrio tetto
Libert� con incerte orme vagante.

     Armi vaneggio, e il docile intelletto
Contesi alle febee Vergini sante;
Armi, armi grido; e Libertade affretto
Pi� ognor deluso e pertinace amante.

     Voce inerme che pu�? Marte raccende,
Vedilo, all'opre e a sacra ira le genti:
Siede Italia, e al flagel l'omero tende.

      Pur, se nell'onta della Patria assorte
Fien mie speranze, e i d� taciti e spenti,
Per te il mio volto almen vince la morte.


Ugo Foscolo

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