Ugo Foscolo: Irene candida, lascia le piume, T'affretta a cogli



Irene candida, lascia le piume,
T'affretta a cogliere leggiadri fiori
Or ch'Alba fulgida spande il suo lume
Co' nuovi albori.
     In mezzo agli alberi d'accanto il fonte
Vedrai tu sorgere bei gelsomini;
Li cogli, e adornati del vago fronte
i vaghi crini.
     Mentre innoltravasi col gajo aprile
Soave Zefiro l� fur piantati,
Da me alla morbida tua man gentile
Poscia serbati.
     Il graziosissimo tuo cestellino
Empi di mammole e di viole;
Ma, bene badami, sfiora il giardino
Prima del Sol
     Indi, sovvengati, Fanciulla mia,
Che voglio un bacio al tuo ritorno,
N� vo' che al solito tu me lo dia
Un altro giorno.
     Ch� questo amabile giorno mai viene,
E se anche in seguito cos� faremo,
Gli anni andran rapidi, n� un giorno, o Irene,
Goduto avremo.


Ugo Foscolo

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