Irene candida, lascia le piume,
T'affretta a cogliere leggiadri fiori
Or ch'Alba fulgida spande il suo lume
Co' nuovi albori.
In mezzo agli alberi d'accanto il fonte
Vedrai tu sorgere bei gelsomini;
Li cogli, e adornati del vago fronte
i vaghi crini.
Mentre innoltravasi col gajo aprile
Soave Zefiro l� fur piantati,
Da me alla morbida tua man gentile
Poscia serbati.
Il graziosissimo tuo cestellino
Empi di mammole e di viole;
Ma, bene badami, sfiora il giardino
Prima del Sol
Indi, sovvengati, Fanciulla mia,
Che voglio un bacio al tuo ritorno,
N� vo' che al solito tu me lo dia
Un altro giorno.
Ch� questo amabile giorno mai viene,
E se anche in seguito cos� faremo,
Gli anni andran rapidi, n� un giorno, o Irene,
Goduto avremo.
Ugo Foscolo
Forse perch� della fatal qu�ete
tu sei l'imago, a me s� cara vieni, o Sera!
Dell'uom la prima inobbedienza e il frutto
Dell'arbore vietata, onde l'assaggio
Diede noi tutti a morte e all'infinite
Miserie, lungo dal perduto Edenne,
Finch� l'uomo divino alle beate
Perdute sedi r...
Taci, taci: - vi sono de' giorni ch'io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi divora. Forse io mi reputo molto; ma � mi pare impossibile che la nostra patria sia cos� conculcata ment...