Collezione personale di bepospali
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In ogni certificato di nascita è specificato il luogo e la data di nascita; ma in nessun certificato è specificato il motivo e lo scopo.
Paolo Bonolis
Chuck Norris quando non trova un bar dove poter bere una birra, si siede: sa che qualcuno glielo costruirà attorno.
Anonimo
Vola da te il mio cuore, che tra le tue braccia trova il rifugio migliore... tienilo stretto, donagli amore e lascia che resti per sempre dentro il tuo cuore.
Anonimo
La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete.
Émile Zola
La fortuna si lascia captare solo da vitalità dirompenti, da chi crede propri e legittimi tutti i diritti.
Maria Bellonci
Sospira e geme, non perché l'annoi
che piede o braccio s'abbi rotto o mosso,
ma per vergogna sola, onde à dì suoi
né pria né dopo il viso ebbe sì rosso:
e più, ch'oltre il cader, sua donna poi
fu che gli tolse il gran peso d'adosso.
Muto restava, mi cred'io, se quella
non gli rendea la voce e la favella.
Ludovico Ariosto
Ca quant basta, tera quant s'pol.
Casa (grande) quanto basta, terra più che si può.
Anonimo
«Carlotta»... Vedo il nome che sussurro
scritto in oro, in corsivo, a mezzo un fregio
ovale, sui volumi di collegio
d'un tempo, rilegati in cuoio azzurro...
Nel salone ove par morto da poco
il riso di Carlotta, fra le buone
brutte cose borghesi, nel salone
quest'oggi, amica, noi faremo un gioco.
Parla il salone all'anima corrotta,
d'un'altra età beata e casalinga:
pel mio rimpianto voglio che tu finga
una commedia: tu sarai Carlotta.
Svesti la gonna d'oggi che assottiglia
la tua persona come una guaina,
scomponi la tua chioma parigina
troppo raccolta sulle sopracciglia;
vesti la gonna di quel tempo: i vecchi
tessuti a rombi, a ghirlandette, a strisce,
bipartisci le chiome in bande lisce
custodi delle guancie e degli orecchi.
Poni a gli orecchi gli orecchini arcaici
oblunghi, d'oro lavorato a maglia,
e al collo una collana di musaici
effigïanti le città d'Italia...
T'aspetterò sopra il divano, intento
in quella stampa: Venere e Vulcano...
Tu cerca nell'immenso canterano
dell'altra stanza il tuo travestimento.
Poi, travestita dei giorni lontani,
(commediante!) vieni tra le buone
brutte cose borghesi del salone,
vieni cantando un'eco dell'Ernani,
vieni dicendo i versi delicati
d'una musa del tempo che fu già :
qualche ballata di Giovanni Prati,
dolce a Carlotta, sessant'anni fa...
...
Via per le cerule
volte stellate
più melanconica
la Luna errò.
E il lene e pallido
stuol delle fate
nel mar dell'etere
si dileguò...
Solo uno spirito
sotto quel tiglio
dev'ei si amavano
s'udia cantar.
Ahi! Fra le lacrime
di quest'esiglio
che importa vivere,
che giova amar?...
...
...
...
Che giova amar?... La voce s'avvicina,
Carlotta appare. Veste d'una stoffa
a ghirlandette, così dolce e goffa
nel cerchio immenso della crinolina.
Vieni, fantasma vano che m'appari,
qui dove in sogno già ti vidi e udii,
qui dove un tempo furono gli Zii
molto dabbene, in belli conversari.
Ah! Per te non sarò, piccola allieva
diligente, il sofista schernitore;
ma quel cugin che si premeva il cuore
e che diceva «t'amo!» e non rideva.
Oh! La collana di città ! Vïaggio
lungo la filza grave di musaici:
dolce seguire i panorami arcaici,
far con le labbra tal pellegrinaggio!
Come sussulta al ritmo del tuo fiato
Piazza San Marco e al ritmo d'una vena
come sussulta la città di Siena...
Pisa... Firenze... tutto il Gran Ducato!
Seguo tra i baci molte meraviglie,
colonne mozze, golfi sorridenti:
Castellamare... Napoli... Girgenti...
Tutto il Reame delle Due Sicilie!
Dolce tentare l'ultime che tieni
chiuse tra i seni piccole cornici:
Roma papale! Palpita tra i seni
la Roma degli Stati Pontifici!
Alterno, amica, un bacio ad ogni grido
della tua gola nuda e palpitante;
Carlotta non è più! Commedïante
del mio sognare fanciullesco, rido!
Rido! Perdona il riso che mi tiene,
mentre mi baci con pupille fisse...
Rido! Se qui, se qui ricomparisse
lo Zio con la Zia molto dabbene!
Vesti la gonna, pettina le chiome,
riponi i falbalà nel canterano.
Commediante del tempo lontano,
di Carlotta non resta altro che il nome.
Il nome!... Vedo il nome che sussurro,
scritto in oro, in corsivo, a mezzo fregio
ovale, sui volumi di collegio
d'un tempo, rilegati in cuoio azzurro...
Guido Gozzano
Pericoloso e tenero
il volto dell'amore
m'è apparso la sera
d'un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l'arco
o un musicante
con l'arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferita
ferita al cuore
ferita per la vita
E brucia come brucia
la ferita dell'amore.
Jacques Prévert
L'amore è quella cosa che ti fa piangere e ridere nello stesso momento... È quella forza interiore che prima non avevi... È quella cosa per cui vale la pena vivere.
Annalisa Costantini
Sono salito per un viottolo di montagna,
quasi per scherzo,
seguendo una farfalla che giocava tra le foglie
e senza accorgermene mi ritrovai in cima.
La luce del sole mi abbacinava
eppure non potevo non guardare oltre...
Nuvole bianche sembravano comporre figure,
una coppia d'uccelli volava verso il proprio nido,
il vento s'annunciava scuotendo gli alberi
ed il mio cuore volle gridare il tuo nome.
Prima fu un bisbiglio, poi, crebbe d'intensità ,
fino a diventare un urlo che non potei trattenere.
La mia voce lo sussurrò dolcemente,
per non disturbare tanta bellezza,
ma si propagò tra le valli come il frastuono di una cascata.
Sorpreso ed intimorito,
incominciai a ridiscendere,
il mio cuore ora gridava e batteva forte,
finché il vento, carezzandomi,
mi portò la tua voce gioiosa che diceva
"Ti sono vicino, ti amo..."
Roberto Strati
È bastato un attimo per amarti
non basterà la vita per dimenticarti.
Ho creato l'allegria
ma sono solitario
piango spesso
ma la gioia è dentro me,
sei il sogno più bello
che un magico prodigio
ha tramutato in splendida realtà .
Anonimo
Nel diciannovesimo secolo l'età media degli ecclesiastici era di ottantuno anni, dei politici settantasette, e degli atei e scettici sessantaquattro anni.
David Ogg
Se punti il dito verso la luna, l'idiota guarderà il dito.
Anonimo
C'è sempre un'altra vita possibile nella vita...
Anonimo
Gergo ingegneristico (tra parentesi cosa intendono):
1. Sviluppato dopo anni di ricerche intensive. (È stato scoperto per puro caso). 2. Stiamo testando al momento diversi approcci al problema. (Per il momento andiamo avanti per tentativi)
3. Il progetto secondo lo schema originale comporta impreviste difficoltà . (Stiamo lavorando su qualcos'altro).
4. Progetto in stretta collaborazione. (Abbiamo preso un caffè assieme)
5. Un esauriente rapporto, basato su un approccio innovativo, è in preparazione. (Abbiamo assunto tre neo-laureati)
6. Si ritiene che il cliente sarà soddisfatto dei risultati. (Siamo così in arretrato sui tempi di consegna che il cliente accetterà qualsiasi risultato)
7. I test operativi preliminari hanno dato risultati inutilizzabili. (Quel fottuto affare è saltato in aria quando l'abbiamo acceso)
8. I risultati del test sono stati estremamente gratificanti. (Incredibile, ha funzionato davvero! )
9. L'intero concetto è stato abbandonato. (La sola persona che ci capiva qualcosa è andato in pensione)
10. Pregasi aggiungere commenti e firmare. (Dividiamoci la responsabilità per questo)
11. Completamente nuovo. (Le parti non sono intercambiabili con modelli precedenti)
12. Massiccio. (Non provate neanche a sollevarlo senza attrezzature adeguate)
13. Robusto. (Più che massiccio)
14. Leggero. (Appena meno pesante che massiccio)
15. Nessuna manutenzione. (Impossibile da aggiustare)
16. Basso livello di manutenzione. (Quasi impossibile da aggiustare)
17. Seguiamo lo standard. (L'abbiamo sempre costruito così)
18. Prevedo tempi di consegna di circa due mesi se non avvengono imprevisti. (Sicuramente capiterà qualche cosa e se lavoreremo duro si potrà forse consegnare entro un anno)
19. I disegni sono buoni entro i propri limiti. (Abbiamo appena iniziato, tracciando un punto o due).
20. Il disegno sarà formalizzato nel rapporto del prossimo periodo. (Non abbiamo ancora iniziato questo lavoro, ma dobbiamo dire qualcosa)
21. Sono stati provati diversi approcci. (Non sappiamo dove siamo, ma ci stiamo muovendo).
22. L'intero concetto dovrà essere abbandonato. (L'unico che capiva la cosa non c'è più).
23. Essenzialmente completo. (Metà fatto).
24. Prevediamo... (Speriamo in Dio! ).
25. Il rischio è alto, ma accettabile. (100 a 1, ma con 10 volte il budget e 10 volte la manodopera, possiamo avere una chance di 50/50).
26. Problemi seri, ma non insormontabili. (Ci vorrà un miracolo. Dio dev'essere un program manager).
27. Non ben definito. (Nessuno ci pensa).
28. Richiede un'ulteriore analisi e attenzione nella gestione. (Totalmente fuori controllo)
Anonimo
Ogni essere umano ha, dentro di sé, una scala di valori...
che ognuno ne sia a conoscenza o meno, non cambia nulla...
la si ha, punto. Questo è un dato di fatto...
Questa scala, nel corso della vita, può variare, è vero...
possono cambiare i gradini del podio, il secondo può diventare primo...
ma neanche questo, per ora, è importante... ciò che importa è che ci sia...
E come funziona esattamente questa scala? Beh, è semplice...
il primo posto della scala è occupato da quel qualcosa speciale...
quello per cui saresti in grado di rinunciare a tutti gli altri...
il secondo posto è quel qualcosa per cui potresti rinunciare a tutto...
tranne a quello che c'è al primo posto... e così via...
ve l'avevo detto che era semplice... ma... pensandoci bene...
non è poi così facile pensare ad una cosa del genere...
e soprattutto determinarla con precisione...
Ho conosciuto poche persone così bene da poter conoscere la loro scala...
o, meglio, per poter intuire parte di quella loro scala...
C'era chi al primo posto aveva le ragazze... povero piccolo, cambierà ...
poi c'era chi, sempre al primo posto, aveva la famiglia...
chi la persona con cui aveva condiviso gli ultimi quarant'anni di vita...
chi il proprio figlio malato... e c'era chi aveva Dio al primo posto...
Le scale degli altri non si possono contestare...
sarebbe come contestare la loro stessa anima...
Ed io? Qual è la mia scala di valori? Cosa conta, davvero, per me?
Beh, fidatevi quando vi dico che nessuno vi dirà mai la propria scala...
sarebbe, appunto, come regalarvi la sua anima...
qualcuno lo fa, in verità , o lo fa in parte con le persone che davvero ama
ma chissà se è sincero, e chissà se lo è anche con se stesso...
Il gradino più facile da conoscere è, per assurdo, proprio il primo...
la cosa più importante di tutte...
quella che in una persona può solo cambiare continuamente...
o non cambiare mai...
dipende dal tipo di persona... io sono nel secondo gruppo...
Chi mi conosce almeno un po' non avrà dubbi su quale sia il mio primo posto
il primo gradino della mia scala dei valori...
la cosa più importante, per la quale si può rinunciare a tutte le altre...
Beh... sembra quasi un paradosso ma... per me... è la vita.
La vita è la la cosa per me più importante nella vita stessa...
la vita è quella che, nella vita, va messa sopra ogni cosa... per me...
Tutto ciò lo si evince da quello che penso, da quello che faccio...
da quello che scrivo... Perfect liFe... vi dice niente?
È quello in cui credo... la vita... la Vita...
una Vita che per me potrebbe anche classificarsi come secondo nome di Dio
o potrebbe esserne una sua parte...
Tuttavia la vita, quella che io intendo come Vita, non è quella "semplice"
la Vita che intendo io non la si ha solo essendo vivi...
Nel mondo esistono persone che, pur vivendo, per me, non Vivono...
che pur essendo in vita non stanno Vivendo... o non possono farlo...
e se non posso farlo... se non possono Vivere... allora... che senso ha?
La Vita ha dei requisiti per essere considerata come tale...
dei requisiti che non posso e non voglio spiegare a parole...
ma, tutti coloro ai quali questi requisiti vengono a mancare...
smettono di vivere...
Smettendo di vivere... si perde il senso stesso della Vita...
Perdendo il senso stesso della Vita... si vive, ma non si è Vivi...
e allora... che senso ha?
Un vivere nella non Vita... un esserci ma non Esserci...
tutto ciò può solo portare ad essere tristi...
e una volta raggiunto ciò, è tutto un domino di sentimenti...
tristezza... sofferenza... dolore... voglia di piangere...
un domino che colpisce te stesso e chi ti sta vicino...
chi ancora Vive e si dispera perché tu stai solo vivendo senz'esser Vivo...
e allora... che senso ha?
Un pensiero così immenso da essere inconcepibile a parole...
qui, appena abbozzato...
uno sguardo umido perso verso il cielo sopra una canzone triste...
ricordi di una vita e di una Vita... ricordi e lacrime... ricordi...
e quel sorriso di cui hai sentito parlare...
ma che non hai avuto il coraggio di guardare con i tuoi occhi...
ed un dolore psicologico alla bocca dello stomaco...
paura e ricordi... ricordi e paura... paura e ricordi...
e pensieri... quanti pensieri... e dubbi... quanti dubbi...
troppo grandi per chi è piccolo come noi...
noi che Viviamo pensando solo di vivere... noi stupidi...
E se arriviamo al punto di vivere una vita che non è Vita...
allora è meglio lasciarsi andare e sperare in quell'abbraccio...
già ... quell'abbraccio...
così caldo per chi lo riceve...
tremendamente gelido per le persone vicine a chi l'ha ricevuto...
Un abbraccio oscuro, dubbioso, temuto e atteso, umido, liberatorio, ultimo.
Un abbraccio irreversibile.
In questi casi di solito si guarda il cielo...
come se si aspettasse una risposta o un cenno che sai già impossibile...
quindi si riabbassa la testa e sul tuo volto piove anche se c'è il sole...
Ma se ti guardi dentro, molto dentro, lo senti... lo sai...
sai di esser felice perché lei è felice e sai che non è una frase fatta...
sai che adesso, comunque sia, dovunque sia, lei è felice...
sicuramente più felice di quando viveva quella che non era più Vita...
sicuramente più felice di quanto non siamo noi mentre la pensiamo...
sicuramente più felice di chi dovrà Vivere senza la sua Vita accanto...
Ciao Nonna...
Andrea SpartÃ
Che differenza c'è tra la faccia di Prodi e il culo?
Che la faccia di Prodi scoraggia...
Anonimo
Se tu fossi il sole io sarei un tuo raggio, se tu fossi la luna sarei il tuo chiarore, se tu non fossi nessuno, solo vento, io sarei una foglia per essere accarezzato da te.
Federico Laurenzi
Grazie per averci appoggiato in un momento difficile; siamo a disposizione per ogni futura evenienza.
Anonimo
Più studi, più sai
più sai, più dimentichi,
più dimentichi, meno sai...
Ma allora chi te lo fa fare!
Lupo Alberto
Prima il caos, poi l'eros, dopo il verbo, in seguito la stupidità e infine ancora il caos o forse il nulla, ma comunque sempre il non essere.
Carl William Brown