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Tornare a Kabul era come imbattersi in un vecchio amico e scoprire che la vita era stata impietosa con lui, privandolo di tutto.
Tuoni in lontananza. Il guizzo bianco di un lampo ha illuminato la cucina. (ho avuto un pensiero sciocco: Dio ci ha appena scattato una foto?)
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
Tutti quelli che scrivono per mentire dovrebbero essere processati.
Tutto sommato scrivere mi annoia meno che divertirmi.
Un buon libro ti rapisce, un libro mediocre ti denuda.
Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso.
Un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta.
Un uomo che legge ne vale due.
Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto quello che non sa leggere.
Uno scrittore dovrebbe sforzarsi di scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell'esperienza di coloro che la leggono.
Vivi, Sasha. Vivi.
Voglio che tiri fuori la tua dannata testa di struzzo da sottoterra, amico mio. Spetta una briciola di rischio a ognuno, se vogliamo cambiare il mondo.
Vorrei che tu venissi da me in una sera d'inverno e, stretti assieme dietro ai vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
" è molto tempo che stiamo insieme, ormai. Ma io non ti conosco a fondo, non posso dire di sapere come realmente sei. Tuttavia so come non sei. E tu non sei stata te stessa per l'intera serata. "
" Mercedes vive, signore, e Mercedes vi ricorda, poiché lei sola vi ha riconosciuto quando vi vide, ed anche senza vedervi, alla sola voce, Edmondo, al solo accento della vostra voce...
"È ancora così", assentii. "Io non credo nell'amore, credo nel tuo amore...".
"è casa mia" concluse un piccolo coro.
"È come essere stati ammessi in paradiso e poi esserne cacciati" Seth.
"È giunto il momento di dirti quello che avrei dovuto dirti cinque anni fa, Harry. Siediti, ti prego. Saprai tutto. Ti chiedo solo un po' di pazienza. Avrai modo di urlare... di fare quello che vuoi... quando avrò finito. Non te lo impedirò".
"È per lui, che l'ho fatto," pensò. "E avrei fatto cose ancora più orribili - e lui se ne sta qui, davanti a me, indifferente, pensando a un'altra donna!"
"È proprio quello che speravo" sussurrò lei, e lo baciò come no l'aveva mai baciato prima. Harry rispose il bacio, e fu beato oblio, meglio del Whisky Incendiario; era la sola cosa auntentica del mondo: Ginny, sentirla lì, tenerle una mano sulla schiena e l'altra affondata nei lunghi capelli profumati...
"È semplice" risponde il vecchio. "Vivono imprigionati nella loro storia personale. Tutti sono convinti che l'obbiettivo dell'esistenza sia quello di portare a compimento un piano. Nessuno si domanda se quel progetto sia il proprio, o se sia stato pensato da altri. Le persone accumulano esperienze, ricordi, cose e idee altrui - più di quanto possano sostenere. E così dimenticano i propri sogni.
"(...) porti con sé una leva per scasso, una lanterna cieca, uno scalpello e una rivoltella. S. H." Bell'equipaggiamento per un cittadino rispettabile da portarsi addosso attraverso strade buie ammantate dal nebbione!
"A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso".