autori | popolari | Ultime | temi
Se fossi un detenuto, vorrei un libro per volar via, oltre le mura del carcere.
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
Se lo spaventi abbastanza, anche un buono diventa imprevedibile. Spaventa un cattivo e sei nei guai.
Se non altro, prima di morire, avrei passato del tempo assieme a lui. Meglio che vivere a lungo senza.
Se un libro fosse la vita, le pagine sarebbero i giorni.
Se vivi nel tuo tempo, certi libri li respiri nell'aria.
Sentii con una certa esattezza che quell'altalenare tra ragione e follia era l'unico modo possibile di essere.
Sentivo strane contorsioni allo stomaco e temevo mi mancasse la voce da un momento all'altro. Ero terrorizzata. Cercai di convincermi che era inutile avere paura. Ero sopravvissuta a momenti ben peggiori. Ormai, cos'altro avrebbe potuto spaventarmi? Avessi visto la morte in faccia, mi sarei messa a ridere.
Si potrebbe compilare il peggior libro del mondo usando solamente passi scelti dei migliori scrittori esistiti.
Si potrebbe scrivere un libro sull'ingiustizia dei giusti.
So che ho il corpo di una fragile donna, ma ho il cuore e la tempra di un re.
Soffro della malattia dello scrivere libri e di vergognarmi d'essi quando sono finiti.
Solo due tipi di libri piacciono a tutti: gli ottimi e i pessimi.
Solo i pesci morti vanno con la corrente.
Soltanto le cose sacre meritano di essere toccate.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un'ultima volta.
Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.
Sono spesso le prefazioni a impedirci di continuare la lettura d'un libro.
Sono venuto qui per farvi conoscere il vostro destino, per questo sono nato.
Stelle, bellissime stelle. Nude stelle in quel cielo notturno. Lontane stelle. Dannate stelle che sanno.
Tanto detesto la morte, le buie porte dell'Ade, quanto detesto un uomo che con le labbra dice una cosa e nel cuore ne cela un'altra.
Te avevo da sveglio negli occhi, te di notte nella mente, quando le palpebre si chiudono, vinte dal placido sonno. Che effetto avresti prodotto in me di persona, se mi piacevi senza che ancora ti avessi vista?
Terribilmente a disagio, me ne stavo palpitante in attesa dell'arrivo di Edward.
Ti spalmerei sul panino come una noce di burro.