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La gente d'alto rango sa tutto senza aver appreso nulla.
La gente pensa troppo a quel che deve fare e troppo poco a quel che deve essere.
La gentilezza innalza il cor di chi la usa e di chi la riceve.
La gloria la si deve acquistare, l'onore invece basta non perderlo.
La lode degli altri deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci della cura di noi stessi.
La maggior parte delle signore di Londra, oggi, arredano le loro stanze nient'altro che con orchidee, ospiti stranieri e romanzi francesi.
La malinconia attira, il tedio respinge.
La mattina, quando ti alzi, non ti chiedere che cosa devi fare, ma che cosa puoi fare per essere felice.
La memoria e l'esperienza accumulate in una vita sono a mio parere un tesoro di valore inestimabile che mi sento in dovere di condividere con gli altri.
La mia immaginazione mi rende umana e folle. Mi rivela tutto il mondo e allo stesso tempo mi allontana.
La modestia si basa sulla consapevolezza del proprio fascino.
La morale ci dice quello che dobbiamo fare. Il moralismo ci fa dire quello che vorremmo che gli altri facessero.
La noia segue l'ordine e precede le bufere.
La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.
La passione dominante, quale che sia, la passione dominante governa sempre la ragione.
La passione guasta il giudizio.
La paura rende schiavi, indefinisce i sentimenti e offusca le sensazioni. Bisognerebbe vincerla.
La percezione non nasce dal nulla, ma da piccole cose.
La pochezza di chi spesso disprezza facilmente si apprezza.
La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto.
La ragione domina sugli istinti.
La rassegnazione sta al coraggio come il ferro sta all'acciaio.
La simpatia... un sentimento da presidente del consiglio: si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.
La solitudine, parcheggio momentaneo dove ci rifugiamo per sfuggire agli altri.
La stella brilla se vive, non se rimane coperta dietro la nuvola dei propri pensieri.