Federica

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Federica Colarossi
Federica Colarossi

CANTO 2 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Principe del cielo, solo tu odi questa melodia?
Aspetta, le mie orecchie ne percepiscono i suoni,
grazie per avermi insegnato ad ascoltare,
è così soffice che anche il senso del tatto
entra in funzione, palpa la musica
e non vi trova uno spillo in questo suono di violino
dolce tanto da sentirne il sapore
e il profumo di rosa, una rosa speciale,
che bel colore ha, la vedo, vedo la scia
che la melodia ha lasciato nell' aria
ed ecco il sesto senso, non quello degli indovini,
non riesco a descriverlo, tu ci riesci?
E' meraviglioso, è come un senso di pace,
è calma e protezione,
portami con te in paradiso Miky,
loro non lo possono sentire, il tuo cuore brilla
e dai tuoi occhi un luccichio m' incanta
e ti guardo stupita e in lacrime dalla gioia,
sei fantastico, sei stato scelto da Gesù
quando prima di nascere hai avuto in dono
le ali della libertà, la barba della saggezza
e la mano del perdono che tutto tocca e tutto rischiara
come quei libri rosa che ancor sto leggendo,
ti sento la sera, canti quelle strofe di gioia
e odo nella tua voce una tal sincerità
che il sorriso m' invade e rimane indelebile per ore
sul mio viso baciato dalle tue morbide labbra
prima di andare a dormire e una leggera ninna nanna
mi accompagna nel regno della notte
dove potrò rivederti in ogni mio sogno
e tu che mi guardi e mi accarezzi il volto
quando i miei occhi son coperti
dalle pesanti palpebre del sonno
e la tua mano ferita per aver aiutato i più deboli
riesce ancora ad aver sufficiente sensibilità
per percepire i miei più dolci pensieri
e il sentimento e la gratitudine che ho nei tuoi confronti
perchè come nessun' altro riesci a perdonare
e amare e perdonare ancora ogni male
che ti viene fatto e ti penti e riconosci il minimo sbaglio
che commetti offrendo le tue scusa
su un vassoio d' oro come nessun' essere,
umano o no, farebbe.

Federica Colarossi

CANTO 20 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
Dove esiste un inizio vi sarà anche una fine,
prossima o immediata, ma pur sempre inevitabile,
comprensibile o enigmatica, ma pur sempre efficace.
La fine di tutti gli inizi e il termine della fine
che corrisponde anche al suo inizio,
è il nulla più completo, la domanda più pronunciata
dall' origine del mondo.
E' il buio dopo la vita e la luce dopo l' anonima verità,
trama nel silenzio delle anime questo fato gnorri
e traditore consapevole e usufruisce del tempo
regalatogli dal tempo stesso per promettere l' eternità
di ogni attimo con un incrociato giuramento
falsamente altruista e colmo di amore-odio
per il veder soddisfatta la speranza in una sicurezza
inestimabile
che mai immaginerebbe di esser solo illusoria
come la realtà rivelerà ad essa di essere
nella verità dei fatti. La fine senza inizio
esiste solamente nel nulla del tempo che presente
può essere così come passato e futuro
contemporaneamente per annullare
il termine di ogni fatto sul quale la speranza
sperava sperando nel suo infinito andare.
Ma sul serio credi ancora alla concretezza?
Essa non esiste come tu più non vi sarai nel prossimo tempo
a leggere parole che la morte non potrà rubare,
perchè ciò che la lingua dice nel mondo
è ricordato e allora parla invece di stare solo ad ascoltare
i finti saggi che dietro uno schermo rubano
istanti oramai non recuperabili e mai più li rivivrai
per punizione di ciò che non hai capito
reagendo passivamente all' elogio del nulla che una donna
vanta di mostrare al pubblico
quale tu sei felice spettatore ignorante
di quel che potresti rimpiazzare
a quella noia ch' è il non saper che fare.
Se la fine vuoi evitare sarà difficile riuscire nel tuo intento
tenendo le gambe incrociate, piuttosto incrocia le dita
per la buona fortuna di riuscir a giungere ai risultati
ai quali ambisci così che la fine sia concretamente voluta
e ottenuta quale assunzione dell' aver dato vita
alla tua attività e potrai pensare ad un nuovo inizio
senza rimpiangere la fine precedentemente catalogata
nell' archivio del tempo in cui mai smetterai di ridere
per l' orgoglio della tua vita e la stima nel tuo cuore
pieno di consapevolezza di esser una veloce nuvola
che lascia il suo segno nel cielo,
invisibile ma pur sempre eterno.

Federica Colarossi

CANTO 21 del libro "I libri blu" di Federica Colarossi.
E ora torna la speranza che mai sperò la sua fine
ma sempre ne raccontò i tormenti
ai suoi più disinteressati ascoltatori.
Credevi di aver smesso oggi quel che mai sei riuscito a
terminare
e invece felice di un fallimento sventoli sorridendo
la bandiera di una gialla promessa, un patto
che vale la scommessa con te stesso di trovar quegli attributi
che ritieni e fai credere agli altri di possedere
per risolvere il rompicapo che sai ha una logica
ma ti lasci prendere dallo sconforto nel tempo
in cui le mani ti si incrociano nel nulla delle idee
che mute muoiono sotto il tuo sguardo, ma quel
che adesso hai di fronte agli occhi è il punto interrogativo
di una risposta a te già quasi del tutto data,
e son pochi i dubbi di chi ha parlato dopo la tua domanda,
è il calcio di rigore di una partita infinita e l' arbitro si è
allontanato
con una banale scusa per lasciar che la confusione
e la ragione appartengano e non appartengano
a entrambe le squadre che mai avranno un punteggio
se non quello dei falli che violenti lasciano il segno
del loro numero sulla pelle e dentro l' anima
di sfiniti e inarresi giocatori. Non ti aspettavi
un tale premio grande quanto una speranza riesumata
dalla tomba più rimpianta e l' ultima possibilità
di dimostrare quella voglia di vivere il contrario
del tuo sconforto ridendogli in faccia dall' altra parte
della strada dalla quale urli intonato la canzone dei campioni
e lui sta a testa china a compiacersi di se stesso
perchè la reazione e il coraggio han rotto le catene
ch' egli aveva con tanta cura e pazienza legato attorno a te
anello dopo anello facendo attenzione di incastrare bene
l' uno nell' altro mentre tu piangendo
cercavi la posizione migliore per agevolare il suo lavoro
ma adesso tutto questo ripensare è motivo di orgoglio
e rancore che hai ucciso scagliato
contro quella rassegnazione che hai ucciso scagliato
contro quella rassegnazione che ti ha fatto dire basta
per una futile formalità, parole di ghiaccio
che in una invernale sera fredda e nervosa
come questa mai avresti pensato si sciogliessero
in un dolce ritorno di speranza.

Federica Colarossi
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