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La mente si illumina e poi il dolore lancinante si placa quando tuo figlio suona per te la tua melodia preferita, perché la sofferenza parta e vada via lontano al ritmo delle note. Il volto del tuo giovane birichino diventa d'un tratto angelico, mentre ti perdi nel suo sguardo e nella sua musica: anche il dolore fisico si ammalia nel corpo rapito dalla mente stregata.
La morte è poca cosa confronto al dolore: esso resta in silenzio, al margine di uno sguardo.
La musica ,come l'amore, è ovunque. Entrambe si sentono soprattutto col cuore. Entrambe sanno darti gioie immense o dolori struggenti.
La nostalgia è uno strano dolore.
La perdita di ciò che per te era importante, lascia un dolore perpetuo.
La pioggia suscita sempre un effetto mistico, un messaggio arcano. Chissà, sarà il cielo col suo dolore a piangere sulla terra!
La sofferenza è la casa in cui più comodamente abita la poesia.
La sofferenza è una montagna da scavalcare e un tramite per raggiungere la meta della propria vittoria.
La sofferenza è una via tortuosa, è un uragano che spazza via ogni gioia. Al suo placare lascia dei solchi, scolpiti nell'anima di chi l'ha subita.
La sofferenza arriva quando la vita decide di farti un dono, altrimenti senza di essa non capiresti mai cos'è la vita.
La sofferenza non è una scusa da usare per giustificare la mancanza di azione. La sofferenza è il combustibile da bruciare per raggiungere il prossimo traguardo.
La sofferenza ti coglie spesso impreparato e ti ci ritrovi immerso fino al collo. Lo stesso è per la felicità, solo che fa meno rumore!
La vera morte non è la fine della vita, ma la lenta agonia di chi vive in attesa del sole che non sorge più nel suo buio.
La vita è un muro dove è appoggiata la scala del dolore.
La vita, con il tempo, diventa come un cerotto che non fa male se lo strappi con violenza dalle ferite, ormai il dolore lo hai avvertito prima.
Lassù dall'alto della cima, dove puoi toccare il cielo con le dita, solamente lassù dove nessuno può sentirmi, sento l'eco del mio dolore.
Le cicatrici ci ricordano che siamo stati più forti delle ferite.
Le ferite che ci portiamo dentro sono indice che abbiamo vissuto veramente.
Le grandi tempeste, si consumano tra il silenzio della gente ed il baccano che c'è dentro.
Le illusioni sono un balsamo del dolore, che l'anima rifiuta. La realtà spesso è troppo dura da affrontare. Lei si protegge con l'illusione, che non è speranza ma tragica realtà mascherata da illusione.
Le lacrime trascinano la rabbia lontana dal dolore.
Le ombre del passato si presentano senza bussare, sull'uscio del tuo cuore, entrano prepotentemente, non potrai cacciarle via, ti frullano, ti tormentano e ti lacerano il cuore, sono le ombre di un grande dolore.
Le persone più incantevoli al mondo hanno sempre un vissuto complesso. Sono spesso le più difficili ma anche quelle che sanno dare di più. Chi ha fardelli di dolori interiori ma non si è arreso riserva a chi ama i sorrisi migliori, quelli ancora vivi. Perché le persone incantevoli hanno vinto il disincanto e per vincere il disincanto ci vuole tanto coraggio, lo stesso che serve per i sentimenti.
Le persone soffrono, e per poter capire quel dolore bisogna entrare nel profondo. Solo allora capiremo qual è il vero dolore.
Le vere ferite sono quelle nascoste, quelle per cui non esiste una cicatrice visibile, ma la senti tirare un po' dappertutto. Nel cuore, sulla pelle, dentro ogni interstizio che separa un pensiero da un altro.