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Chi dice un segreto degli altri è un traditore, chi dice il proprio è uno sciocco.
Chi dimentica di mangiare ha lo stomaco pieno a sufficienza.
Chi disinteressatamente opera per il bene altrui sarà ampiamente remunerato, senza nulla chiedere.
Chi dispensa lusinghe ovunque e non si riserva di indirizzarle solo a chi le merita, ha qualcosa da nascondere.
Chi distrugge, né ama né vuole bene.
Chi dona non deve mai ricordarlo, chi riceve non deve mai dimenticarlo.
Chi dorme non prende pesci, ma quando si sveglia li compra dal pescivendolo.
Chi è capace di raccogliersi in se stesso non verrà stritolato dai vorticosi ingranaggi della vita.
Chi è condotto dal timore, e fa il bene per evitare il male, non è condotto dalla ragione.
Chi è debole interiormente, perché deve falsare la sua natura mostrando esteriormente una forza che non possiede? Così non farebbe altro che finire per attrarre le persone sbagliate.
Chi è in tutto e per tutto un maestro prende sul serio tutte le cose soltanto in relazione ai suoi scolari - persino se stesso.
Chi è innocente è armato: sia questo il tuo scudo, questo il tuo muro di bronzo.
Chi è nato per comandare comandi. Chi è nato per eseguire esegua. L'accettazione delle proprie capacità è l'ottimizzazione della propria esistenza.
Chi è pietoso contro i crudeli finisce con l'essere crudele contro i pietosi.
Chi è prudente ed aspetta con pazienza chi non lo è, sarà vittorioso.
Chi è troppo sicuro di se, non vede la fossa dov'è.
Chi evita il silenzio teme il rumore sordo della coscienza.
Chi fa carriera ottiene una poltrona.
Chi fa da sè, fa per sè.
Chi fa del male è da condannare, ma lo è anche chi tace il male che vede, perché anche il suo silenzio uccide.
Chi fa del male gratuito non lo sa che lo fa prima a se stesso, perché odiare è fallire.
Chi fa del male teme anche i buoni...
Chi fa dipendere la propria sorte dagli altri, decreta la sua dipendenza dall'altrui moralità.
Chi fa luce nella vita degli altri rischia di rimanere al buio nella propria.
Chi fa pesare agli altri la propria preparazione non ha nulla di cui vantarsi se non della propria presunzione.