Comportamento,

Sì, perché la fiaba esiste. È la nostra vita che afferriamo ogni giorno e consumiamo attimo per attimo. Eppure, siamo un respiro. L'amore meraviglioso è Ulisse che si aggrappa a noi e non ci vuole lasciare perché ci ama e per fermarci ci fa madri. La vita è piena di colpi di scena e i protagonisti siamo tutti in destini differenti se pur complici e incastrati in una giostra che a tempo si ferma per farci scendere dal cavallo. Momentanei padroni di questa terra cerchiamo il nostro posto da condividere e rispettare sotto lo stesso cielo, il mare, guardando il domani.

Sì, sono orgoglioso, posso ben essere orgoglioso di vedere. Che gli uomini non temono Dio, ma me.

s'attacca dove tira.

S'invidia la casa attigua perché si conosce solo la facciata.

sa bene quanto la pazienza è santa.

Saccheggiare e non lavorare era tipico dei barbari, ma lavorare senza saccheggiare è senz'altro più barbaro.

Saccheggiare e non lavorare era tipico dei barbari, ma lavorare senza saccheggiare è senz'altro più barbaro.

Sagre paesane: tutti amiconi, saluti, baci, abbracci. Tutti belli eleganti a sfoggiare il miglior falso sorriso. La fiera della vanità, quando finisce lascia poi solo maldicenze e spazzatura che non sarà facile ripulire.

Sai alla fine chi rimane? Chi ti vuole bene veramente, chi ha scelto di conoscerti, chi ha scelto di andare oltre l'apparenza. Non sarò circondata da mille persone ma so che chi è rimasto mi ha accettata per quello che sono!

Sai che c'è che come sai giocare tu, so giocare anch'io, è solo che io me la voglio gustare bene bene la mia vendetta, aspetto il momento giusto per servirti il piatto della mia vendetta. Tradire me, pessima mossa.

Sai che c'è? I giochetti sporchi fatti sottobanco potrei farli anch'io, li conosco perfettamente, ma non è nella mia indole fregare la gente, quello che vedo allo specchio mi soddisfa parecchio e non cambierò mai per niente e nessuno.

Sai che c'è? Mi siedo e aspetto, tanto stronza come sei, prima o poi mi passerai davanti a pelo d'acqua.

Sai che penso!? Che dovrebbero cominciare ad andare dritti a fanculo quelle persone come te. Prive di un senso logico, fatte di parole dettate dalla stupidità e di un egocentrismo pauroso! Imparate a vivere rispettando, poi forse potrete chiedere di essere rispettati. Fino a quel momento ciò che vi spetta per quanto mi riguarda è il silenzio e l'indifferenza!

Sai chi riesce a giudicarti? Chi non ha ancora capito cosa la vita possa fare, chi non è stato sfortunato come me.

Sai cos'è la vanagloria? Una semplice coincidenza; il motivo per cui immeritatamente e smisuratamente ti vanti è lo stesso per il quale gli altri spassosamente e lecitamente ti prendono per il culo.

Sai cosa accade quando le parole diventano dure come pietre? A te pesano, ma se le tiri, puoi uccidere.

Sai cosa mi frega? Il restare immobile al confine tra l'insistere e il desistere.

Sai cosa mi spaventa davvero? Il silenzio delle emozioni che compromette per sempre il dialogo fra due anime!

Sai cosa sbaglio con le persone? Mi ci affeziono troppo, è quello che mi frega!

Sai cosa si deve fare per essere felice? Basta solo avere accanto le persone giuste.

Sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia.

Sai da dove si ricomincia? Si ricomincia dal punto esatto, dove poco prima avevi inciampato. Da lì, solo da lì si ricomincia. Si ricomincia con più forza, con più consapevolezza, con più stima di sè e di ciò che si è capaci di fare. Da lì, solo da lì, dalle nostre cadute acquistiamo la forza per rimarginare le nostre ferite e la determinazione per mantenerci a galla e vivere l'attimo, vivere il presente.

Sai di poter riconoscere le persone velenose dal contenuto letale delle loro parole, dall'incedere viscido e strisciante, a tal punto di sentirne il fruscio nell'ombra. Una cosa è certa, sanno mimetizzarsi così abilmente con alcuni esseri umani che davvero mancano loro soltanto i sonagli.

Sai dove comincia la mia cattiveria!? Dove finisce il tuo buon senso.

Sai forse uno dei miei tanti tantissimi difetti, probabilmente il migliore dei tanti è dire ciò che penso.