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La parolaccia è come la minigonna, non tutti la possono indossare.
La parole illudono e le persone deludono.
La parte dell'umanità di un maestro, mettere in guardia i propri discepoli contro se stesso.
La parte dell'umanità di un maestro, mettere in guardia i propri discepoli contro se stesso.
La parte di me che conosco meglio è anche quella che custodisco più gelosamente; è il caveau dei pensieri alla radice di me, ma anche il vecchio ripostiglio delle parole che non ho detto.
La parte difficile non è dimenticare il passato, la parte difficile è dimenticare il futuro che avevi immaginato.
La parte difficile non sta nell'essere se stessi, ma nel capire chi siamo.
La parte più vera di me è negli impulsi che controllo, nelle emozioni che trattengo, nei pensieri che nascondo, nelle cose che non dico. Non sono per tutti, sono per quelli che riescono a guardarmi dentro.
La parte più vera di me è quella rimasta bambina, quella in cui le emozioni del cuore le racchiudo nei dettagli della vita.
La particolare complessità "espressiva" di alcuni, è pari solamente alla loro semplicissima bellezza.
La passione è espressa più con la sensualità degli sguardi che con la gestualità dei corpi.
La passione è il maggior elogio alla bellezza.
La passione è istinto in libera uscita.
La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.
La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.
La passione coltivata da molte persone per rebus, cruciverba e sciarade, si può intuire anche dal loro sorriso: enigmistico.
La passione ha un tempo, subentra l'abitudine, in seguito la tolleranza, la dimenticanza, in ultimo la voglia di scappare... ma dove se non hai coraggio e devi stare.
La passione non potrà mai essere saziata attraverso una sola compagna, se non attraverso l'Amore... per questo mi appare tanto meravigliosa in alcuni individui quanto ripugnante in altri.
La passione per la distruzione è anche una passione creativa.
La passione per la distruzione è anche una passione creativa.
La passione reale del ventesimo secolo è la servitù.
La paura a non osare, fa perdere il tempo che non si può più recuperare.
La paura annienta l'intelligenza e alimenta l'ignoranza.
La paura di disturbare non deve fermare la voglia di cercare.
La paura di esporsi è una gran fabbrica di rimpianti, il timore di apparire ridicoli ha spesso la meglio sulla probabilità di essere felici. Per questo preferisco collezionare lividi a una pelle priva di brividi.