L'uomo ha bisogno del fascino della leggenda per ritoccare le proprie aberrazioni.
L'uomo risponde della propria ignoranza.
L'uomo vuol sempre essere il primo amore della donna; alla donna piace essere l'ultimo romanzo dell'uomo.
La barba sono le mutande della faccia.
La cattiveria non appartiene alla vita, ma all'uomo.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
La crescita richiede una temporanea resa della sicurezza.
La cronaca della mia morte era una vera e propria esagerazione.
La definizione della donna? Una sfinge senza segreti.
La diplomazia deve essere direttamente proporzionale alla rozzezza della controparte.
La domenica pulisce tutta la ruggine della settimana.
La fede deve rimanere limpida mentre la vita fluisce via, minuto dopo minuto.
La fisica si occupa delle leggi della natura, la poesia si occupa di quelle dell'anima.
La gelosia fino qualche anno fa, nell'epoca della coppia propagandata dalla liberazione dei cosici sessuali, veniva vista come un sentimento reazionario, che apparteneva a un modo antiquato di intende...
La gente in generale si sconvolge egualmente a sentir dubitare della religione cristiana e a vederla messa in pratica.
La giovinezza capita solo una volta nella vita.
La guerra fa parte della natura umana. Solo i folli credono di poterla fermare.
La lode degli altri deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci della cura di noi stessi.
La meditazione della morte non insegna a morire.
La memoria e l'esperienza accumulate in una vita sono a mio parere un tesoro di valore inestimabile che mi sento in dovere di condividere con gli altri.
La mia vita ha la musica come sottofondo.
La mia vita ormai era incerta come una partita a dadi. E se fosse uscito il numero perdente?
La misura dell'amore sia la misura della tua gioia.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui di riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.