Fuori è freddo, pungente e ostinato.
Nel cielo ricoperto da nuvole basse e minacciose,
poche timide stelle
a ricordare la notte che avanza.
I primi fiocchi, sottili come ali di farfalle,
fluttuano leggeri sospinti da antiche melodie.
All'alba del nuovo giorno
tutto è candore, purezza.
Le vette possenti, oltre la collinetta,
sembrano sfiorare il cielo.
Lassù, nella baita in cima alla montagna
il camino fuma sicuro verso il cielo;
il vecchio e la sua solitudine,
compagna di una vita intera,
ascoltano commossi
le dolci note del magico inverno.
Cristina Cossu
Credevo fossi speciale,
che mi donassi i migliori battiti del tuo cuore.
Credevo fossi vero,
che non conoscessi la menzogna.
Credevo fossi un uomo,
che amasse la lealtà.
Ora non credo, non spero.
Pens...