Fuori è ancora buio, profondo e ostile.
La luce fioca della lampada,
illumina gli ultimi istanti
di un volto ormai plasmato
da una sofferenza egoista e sorda,
a qualunque preghiera.
Dai vetri solo qualche timida stella,
testimone silenziosa degli ultimi faticosi battiti;
da adesso in poi, tutto è mistero.
La notte meschina
ha cacciato via anche l'ultima speranza,
inghiottendo un uomo e i suoi affetti;
davanti a se solo dolore.
Guardo quella finestra, ormai buia.
Poi guardo un po' più su;
vedo davanti a me un uomo
che, in punta di piedi,
si incammina per un brevissimo sentiero.
Deve percorrere solo un breve tratto;
la parte più oscura l'ha percorsa tra gli uomini.
E arrivato " più su"
nell'altrove d'amore e gioia.
Altrove benevolo e luminoso,
dove due braccia materne
attendono impazienti
di donargli l'eternità.
Cristina Cossu
Credevo fossi speciale,
che mi donassi i migliori battiti del tuo cuore.
Credevo fossi vero,
che non conoscessi la menzogna.
Credevo fossi un uomo,
che amasse la lealtà.
Ora non credo, non spero.
Pens...