Collezione personale di bepospali

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Discesa in folle per folle discesa.

Davide Diana

Immobili e freddi
come marmi sul mare:
non so come fare
a farli aspettare
e quei dubbi approdare.
Momenti diversi,
non scrivono versi
e vanno a cercare
quei marmi sul mare,
per ritornare al viver reale,
al tempo presente,
dal quale ero assente.
Ma una luce attraente
attraversa la mente,
il freddo non sente
e ritorna calore
sulla riva del cuore.

Tiziana Cocolo

Guardo,
lungo la via,
differenti libertà
muovere i loro passi.

Ascolto,
lungo la via,
differenti giustizie
muovere i loro passi.

Sir Jo (Sergio Formiggini)

Carò papà volevo farti un bel regalo per la tua festa ma con la paghetta che mi dai ho poca scelta. Quindi non arrabbiarti se ti regalo solo un fiore, in compenso ti voglio tanto bene e magari per l'anno prossimo ricordati di darmi qualche euro in più.

Anonimo

La mattutina pioggia, allor che l'ale
Battendo esulta nella chiusa stanza
La gallinella, ed al balcon s'affaccia
L'abitator dè campi, e il Sol che nasce
I suoi tremuli rai fra le cadenti
Stille saetta, alla capanna mia
Dolcemente picchiando, mi risveglia;
E sorgo, e i lievi nugoletti, e il primo
Degli augelli susurro, e l'aura fresca,
E le ridenti piagge benedico:
Poiché voi, cittadine infauste mura,
Vidi e conobbi assai, là dove segue
Odio al dolor compagno; e doloroso
Io vivo, e tal morrò, deh tosto! Alcuna
Benché scarsa pietà pur mi dimostra
Natura in questi lochi, un giorno oh quanto
Verso me più cortese! E tu pur volgi
Dai miseri lo sguardo; e tu, sdegnando
Le sciagure e gli affanni, alla reina
Felicità servi, o natura. In cielo,
In terra amico agl'infelici alcuno
E rifugio non resta altro che il ferro.
Talor m'assido in solitaria parte,
Sovra un rialto, al margine d'un lago
Di taciturne piante incoronato.
Ivi, quando il meriggio in ciel si volve,
La sua tranquilla imago il Sol dipinge,
Ed erba o foglia non si crolla al vento,
E non onda incresparsi, e non cicala
Strider, né batter penna augello in ramo,
Né farfalla ronzar, né voce o moto
Da presso né da lunge odi né vedi.
Tien quelle rive altissima quiete;
Ond'io quasi me stesso e il mondo obblio
Sedendo immoto; e già mi par che sciolte
Giaccian le membra mie, né spirto o senso
Più le commova, e lor quiete antica
Cò silenzi del loco si confonda.
Amore, amore, assai lungi volasti
Dal petto mio, che fu sì caldo un giorno,
Anzi rovente. Con sua fredda mano
Lo strinse la sciaura, e in ghiaccio è volto
Nel fior degli anni. Mi sovvien del tempo
Che mi scendesti in seno. Era quel dolce
E irrevocabil tempo, allor che s'apre
Al guardo giovanil questa infelice
Scena del mondo, e gli sorride in vista
Di paradiso. Al garzoncello il core
Di vergine speranza e di desio
Balza nel petto; e già s'accinge all'opra
Di questa vita come a danza o gioco
Il misero mortal. Ma non sì tosto,
Amor, di te m'accorsi, e il viver mio
Fortuna avea già rotto, ed a questi occhi
Non altro convenia che il pianger sempre.
Pur se talvolta per le piagge apriche,
Su la tacita aurora o quando al sole
Brillano i tetti e i poggi e le campagne,
Scontro di vaga donzelletta il viso;
O qualor nella placida quiete
D'estiva notte, il vagabondo passo
Di rincontro alle ville soffermando,
L'erma terra contemplo, e di fanciulla
Che all'opre di sua man la notte aggiunge
Odo sonar nelle romite stanze
L'arguto canto; a palpitar si move
Questo mio cor di sasso: ahi, ma ritorna
Tosto al ferreo sopor; ch'è fatto estrano
Ogni moto soave al petto mio.
O cara luna, al cui tranquillo raggio
Danzan le lepri nelle selve; e duolsi
Alla mattina il cacciator, che trova
L'orme intricate e false, e dai covili
Error vario lo svia; salve, o benigna
Delle notti reina. Infesto scende
Il raggio tuo fra macchie e balze o dentro
A deserti edifici, in su l'acciaro
Del pallido ladron ch'a teso orecchio
Il fragor delle rote e dè cavalli
Da lungi osserva o il calpestio dè piedi
Su la tacita via; poscia improvviso
Col suon dell'armi e con la rauca voce
E col funereo ceffo il core agghiaccia
Al passegger, cui semivivo e nudo
Lascia in breve trà sassi. Infesto occorre
Per le contrade cittadine il bianco
Tuo lume al drudo vil, che degli alberghi
Va radendo le mura e la secreta
Ombra seguendo, e resta, e si spaura
Delle ardenti lucerne e degli aperti
Balconi. Infesto alle malvage menti,
A me sempre benigno il tuo cospetto
Sarà per queste piagge, ove non altro
Che lieti colli e spaziosi campi
M'apri alla vista. Ed ancor io soleva,
Bench'innocente io fossi, il tuo vezzoso
Raggio accusar negli abitati lochi,
Quand'ei m'offriva al guardo umano, e quando
Scopriva umani aspetti al guardo mio.
Or sempre loderollo, o ch'io ti miri
Veleggiar tra le nubi, o che serena
Dominatrice dell'etereo campo,
Questa flebil riguardi umana sede.
Me spesso rivedrai solingo e muto
Errar pè boschi e per le verdi rive,
O seder sovra l'erbe, assai contento
Se core e lena a sospirar m'avanza.

Giacomo Leopardi

Vorrei essere come te
senza legami senza attaccamenti
vorrei toccarti e fuggir via come fai tu
come fanno i venti

Senza pensare mai di perdere il momento
per non uscir di casa
con l'ansia che mi rode dentro

Vorrei andare avanti senza mai guardare indietro
vorrei un cuore forte
non delicato come il vetro

Vorrei restarti accanto e vivere una storia infinita
vorrei
ma mi sei già sfuggita dalle dita

Comunque... grazie vita.

Franco Mastroianni

Un giorno un uomo misero trovò sulla sua via due calici, il primo tutto d'oro intarsiato da tante pietre preziose e il secondo di fattura molto umile ricavato da un tronco d'albero.
Entrambi i calici erano racchiusi in un scrigno di cristallo, assicurato da una grossa catena con un rocchetto chiuso a doppia mandata. E su una lastra di pietra posta al suo fianco trovò scolpite le seguenti parole:

"Uomo, a te la scelta, prendi la tua coppa, e se la scelta sarà stata giusta chiedi pure ciò che più desideri, niente ti sarà negato".

L'uomo tentò in tutti i modi di scassinare quel grosso rocchetto e i suoi rovinosi tentativi rischiarono solo di sfibrarlo. La vista di tutto quel oro, lo rese febbricitante, tanto che incominciò ad esser ossessionato dal calice d'oro, neanche la notte più gli portava ristoro, alla luce di una timida candela prese a studiare tecniche varie per riuscire a prenderlo.
Una notte senza luna, la sua candela si consumò, e l'uomo restò nel buio più cupo. In quel istante il suo cuore smise di palpitare e la sua mente di pensare, e per pochi istanti l'uomo conobbe la morte. Esiste una morte che ti lascia sempre ...[segue »]

Cleonice Parisi

Se Berlusconi vincer? le elezioni tutti gli italiani si convinceranno
che le sorti del Paese sono in mano a un serial premier.

Gino & Michele

Vegliate, non sapete quando egli verrà.

Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)

Hai occhi dolce e leali
viso tenero da bambino
t'opponi alle ingiustizie
e credi nel futuro

Ti guardo nel dolore
ne disprezzo la ragione
brutta bestia la confusione
ancor più nell'amore

Ti sento qui vicino
e mi riscaldi il cuore
siam forti di un'amicizia
che ad entrambi c'è propizia

Lo ricordi quel bel sole?
Trasferivamo l'un l'altra ogni emozione
guardando a quel futuro
che per un attimo sembrava meno oscuro!

Dora Barzaghi

Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.

Walt Whitman

Che differenza c'è tra una donna incinta e un arrosto bruciato? Assolutamente nessuna... In entrambi i casi bastava tirarlo fuori un po' prima!

Alvaro Vitali

Black clouds are running in the sky like big black birds...
messengers of bad news... slowly, they cover the sky.
My ship ploughs the waves of the time to search you... my polar star.
I seek refuge near you...
Clouds tear their pain drop by drop into my heart...
Sadness, slowly, fill my soul... my ship without guide is all at sea...
My ancient research of you is starting again through the sea of the time.

Nere nuvole corrono nel cielo come grossi uccelli neri...
messaggeri di cattive notizie... lentamente coprono il cielo.
La mia nave solca le onde del tempo per cercarti... mia stella polare.
Cerco rifugio vicino a te.
Le nuvole piangono il loro panico goccia a goccia nel mio cuore... la tristezza, lentamente, riempie la mia anima... la mia nave senza guida è alla deriva...
Il mio antico cercarti riparte ancora attraverso il mare del tempo.

Damon Darkland

Nelle notti bianche d'agosto, qualche stella cadente sparisce in un attimo. Come quelle stelle, in un attimo La mia fioca speranza d'esser amato si spegne in un mare di delusione, poiché non ancor alimentata da quel sentimento stupido e stupendo chiamato amore.

Anonimo

Non si traveste il mondo agli occhi del profondo,
del suo oscuro dire non potrà mentire
e dei suoi bui abissi,
troppi manifesti avrà affissi.

Nella lacrima di un fiore
ascolterai il tuo Cuore.

Non si traveste il mondo agli occhi del profondo,
del suo mare strano lo consacrerà capitano
e del suo inutile dire,
spesso lo potrà ferire.

Nella lacrima di un fiore
ascolterai il tuo Cuore.

Non si traveste il mondo agli occhi del profondo
del suo infido amore gli avrà donato fiore
e nel derubar sogni,
schiaccerà i suoi sacri bisogni.

Nella lacrima di un fiore
ascolterai il tuo Cuore.

Ma nel cammino di una vita ogni cosa sarà chiarita,
e del pensiero vero,
l'uomo profondo svelerà sentiero.

Nella lacrima di un fiore
ascolterai il tuo Cuore.

Cleonice Parisi

Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono.

Voltaire

Auguro una dolce buona notte ad una stella che brilla anche quando il cielo è cupo!

Anonimo

Chi vuol la casa monda, non tenga mai colomba.

Anonimo

Tuti ij can ch'a bugiu la cua sa guadagnu da vivi.
Tutti i cani che muovono la coda si guadagnano da vivere.

Anonimo

Scrivere significa prendere la verità obliquamente.

Roland Barthes

Il politico è un acrobata: si mantiene in equilibrio dicendo l'opposto di ciò che fa.

Maurice Barres

Ricordo la prima volta
quando ti dissi ti amo
un emozione unica
del tempo volato
rimasto nei miei ricordi
di un sogno realizzato.

Stellangela Cultrera

Tutti per uno, uno per tutti

Le dita della mano iniziarono una conversazione a tratti profonda e con picchi rivolti alla polemica. L'Indice asseriva d'essere un dito essenziale alle molteplici funzioni della mano, e che pertanto la sua mancanza avrebbe causato un danno incalcolabile alla sua corretta funzionalità.

Quest'affermazione portò grande ilarità tra le dita, ognuna di loro aveva sempre pensato la stessa cosa di se stessa, ma nessuna osò confessarlo e anzi derisero l'Indice. Il dito Medio, dall'alto del suo ruolo naturale, intervenne quale mediatore all'accesa discussione, dicendo:

- Non credo sia corretta la tua affermazione caro Indice, tutte le dita sono essenziali alla funzionalità della mano. Come faresti tu ad asserirne il contrario? Portaci degli esempi e noi cercheremo di comprendere, se potrai dimostrare con i fatti la tua superiorità, allora noi ti attribuiremo gli onori che chiedi.

L'Indice ci pensò su un attimo e poi disse:

- È facile dimostrarvi la mia superiorità. Per esempio l'uomo è solito indicare le cose con l'Indice, se l'Indice non ci fosse egli si sentirebbe incompleto e la mancanza di questa funzionalità lo farebbe sentire menomato; poi le donne quando si truccano talvolta usano l'Indice per sfumare gli ombretti, togli alle donne questa funzionalità ...[segue »]

Cleonice Parisi

L'alunna C. M. minaccia la professoressa di bruciarle la macchina se non la fa andare ai servizi. La docente si rifiuta, così l'alunna alzandosi e urlando alla prof. "Donna di strada" (per non dire peggio), esce dalla classe senza permesso e bestemmiando. Rientra venti minuti dopo, ancora bestemmiando e maledicendo il bidello perché l'ha battuta a carte. Chiedo seri provvedimenti per questo comportamento.

Anonimo

Il Parlamento della California ha approvato la legge sulla sterilizzazione obbligatoria dei pitbull. Ottima idea, è quasi impossibile mettere un preservativo a un pitbull.

Jay Leno
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