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Fino quando stai bene, finché vivi convinta di avere del tempo spesso non apprezzi quell'attimo. Non ti accorgi di quello che stai perdendo, dei sogni a cui hai rinunciato. Riesci a convincerti perfino che tutto sta andando bene e che sei felice così.
Finora ho capito che la miglior cura nella vita è cazzeggiare con tutta la forza che si ha, quella poca rimasta, quella che il nostro dolore non ha ancora colpito.
Finora nelle vicende storiche, umane o meno, non s'è mai data dietrologia ma solo presentologia.
Fintanto che ti preoccupi di quello che gli altri pensano di te, appartieni a loro.
Fiumi azzuri e colline praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie.
Flebile cuore, ammasso di cellule che mi tiene in vita, quasi ti detesto, ti è sufficiente dell'ossigeno per palpitare nuovamente.
Folle è colui che non ha mai smesso di lottare. Nonostante i problemi, i momenti bui e le delusioni della vita, perché alla resa ha preferito la battaglia.
Fondamentalmente ho avuto tre fidanzati. Poi ci sono stati anche quelli che stavano con me, ma non me l'hanno mai detto.
Fondamentalmente siamo inutili a tutti e a tutto, tranne che a noi stessi.
Foreste di tossicità presa in affitto rigagnoli di fretta avuta di soppiatto assenze di vetrate ossigenano il patto nuvole gonfie di velluto carbonato circondano l'esausto globo ormai malato Orgoglio d'uomo senza l'idea del considerato.
Fors'ènnato. O forse no, e magari è meglio così.
Forse è destino che i tuoi tredici anni siano solo sudici panni, o forse è quel Dio di cui senti parlare che non ha messo il tuo nome tra le cose da fare.
Forse è proprio la qualità che determina la felicità, oppure è la tranquillità. Le forti emozioni sono troppo estreme per esser vissute nella giusta quantità e misura, come l'estasi o la disperazione. Le sensazioni al limite portano insicurezza, malattia e forse anche un po' di masochismo.
Forse è proprio quando pensi al peggio che avviene il meglio.
Forse è questo vivere: respirare emozioni senza toccarle.
Forse è solo un'illusione: si sta benissimo soli la maggior parte del tempo. Piace di tanto in tanto avere un otre in cui versarvi e poi bervi se stessi: dato che dagli altri chiediamo ciò che abbiamo già in noi. Mistero perché non ci basti scrutare e bere in noi e ci occorra riavere noi dagli altri.
Forse è vero che in ognuno di noi c'è una parte di bene, per quanto minima possa essere, ma è altrettanto vero che in tutti c'è una traccia di male che prima o poi si manifesta.
Forse è vero ciò che la gente dice di me: Si, forse sono cambiata! Ma sai, quando la vita e le persone ti deludono, ti feriscono dentro vai in pezzi, si rinasci e riparti da zero, ma non sarai mai più la stessa.
Forse è vero: senza vizi un uomo vive di più, ma vive anche meno.
Forse a gustare frutti migliori...
Forse a volte non si pensa che quello che fa piacere a te potrebbe anche far piacere a me.
Forse a volte si deve lasciar perdere quelle cose che non si lasciano afferrare. A volte corriamo tanto dietro a qualcosa che non si muove nemmeno un po' verso di noi. Perdiamo tempo, serenità e spesso ci rimettiamo anima e cuore per poi capire che è stato inutile. Per poi arrivare alla fine ed aver solo rincorso qualcosa o qualcuno che non era come noi lo vedevamo.
Forse abbiamo bisogno solo di qualcuno che porti con se le nostre virtù e sorrida ad ogni nostro difetto.
Forse adattarsi è necessario per sopravvivere, ma non è sufficiente per essere felici.
Forse alla fine di questo giorno rimarrà poco, forse un solo momento, forse solo un attimo, ma quell'attimo rimarrà per l'eternità.