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I giornali raccontano la realtà. E poiché la realtà è misera, i giornali non possono essere che miserabili.
I giornalisti non vivono di parole, sebbene talvolta siano costretti a rimangiarsele.
I giorni di festa saranno talmente tanti che il ricordo di alcuni sarà invocato dal silenzio dei pochi secondi.
I giovani fanno parlare le loro menti facendo crescere la loro resistenza da dentro.
I giovani lo hanno capito. In gioco non c'è solo il decreto Gelmini, c'è il loro futuro.
I giudici interpretano oppure applicano la legge, a discrezione, la cassazione fa e disfà e nessuno può dire niente, a cosa servono i politici?
I governanti, i politici, i loro assistenti e tutti gli altri funzionari pubblici devono lavorare per noi contribuenti, e non noi per loro. Siamo noi i loro padroni, e non viceversa!
I governi ottengono una società di perfetti schiavi solo quando questi non prendono nemmeno in considerazione l'ipotesi di esserlo.
I governi passano e vengono dismessi, la cultura non ha una data di scadenza e sfida i secoli poiché le idee cambiano la società, non le ideologie.
I governi si comportano, oggi, come non oserebbe mai comportarsi un uomo d'affari, nemmeno il più sconsiderato.
I libri sono lenti e obsoleti, cortometraggi e immagini nel mondo in cui viviamo oggi sono perfetti.
I Macedoni credono bello che le ragazze siano amate e si uniscano con un uomo prima di sposarsi, ma brutto dopo che si siano sposate; per i Greci è brutta tanto l'una cosa che l'altra... i Massageti fanno a pezzi i genitori e li mangiano e si crede che sia una tomba bellissima venir seppelliti nei propri figli; se invece in Grecia qualcuno facesse questo, sarebbe scacciato e dovrebbe morire coperto di vergogna per aver commesso un'azione brutta e terribile. I Persiani giudicano bello che anche gli uomini si adornino come le donne e che si congiungano con la figlia, la madre e la sorella: i Greci invece giudicano queste azioni brutte e immorali;.
I mafiosi sono già in galera e non se ne rendono conto.
I martiri sono quei pochi buoni che hanno capito tutto e per questo sono stati scomodi, e per come va il mondo, ne esisteranno ancora lungo!
I maya non avevano sbagliato a fare i conti, ormai non servono neanche i calendari. Non era il mondo a finire era l'uomo che lo portava all'esasperazione; se guardiamo bene l'uomo sta tornando al suo stato iniziale e non credo che l'evoluzione lo potrà far migliorare. Non sarà curvo come un ominide. Curva sarà la sua ragione non lascia passare più in niente. Per adesso è solo l'inizio della fine. Per adesso siamo solo branchi che vagano per il mondo. Alla ricerca di chi sa cosa in compagnia di chissà chi.
I medici in nero: è giusto, per salvare l'anima di qualcuno, cercare di uccidergli il cervello?
I modaioli, come pecore in branco, seguono i dettami imposti da furbi pastori, senza emettere alcun belato.
I moralisti si dividono in due categorie: quelli che puntano il dito contro chi sbaglia e quelli che assolvono e addirittura elogiano chi persevera. Non c'è una via di mezzo.
I nomi collettivi servono a fare confusione: "Popolo, pubblico...". Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri.
I nonni: patrimonio dell'umanità.
I nuovi supereroi non indosseranno maschere.
I parenti sono soltanto una banda di noiosi, totalmente sprovvisti di savoir vivre, e altrettanto inetti per quanto riguarda la scelta del momento di morire.
I pazzi non sanno di esserlo, alcuni vivono in una realtà diversa e credono che essa sia l'unica possibile, diffidando di tutte le altre. Vista da questa prospettiva il mondo sembrerebbe proprio il più grande manicomio che abbiano mai costruito.
I peggiori hanno gli stessi diritti dei migliori, e già questo non è giusto. Ma i diritti negati, oppure insufficienti i migliori se li sognano, invece i peggiori se li prendono, ed è questo che spesso fa di un diritto l'ennesima ingiustizia.
I pensieri dei giovani pensionati non sono utili, ma essenziali.