autori | popolari | Ultime | temi
Uscire dalla città, a piedi, è faticosissimo. T'investe la lava bollente del brutto, del rumore, strade sopra strade, tremendi ponti di ferro, treni, camion, Tir, corsie con sbarramenti, impraticabili autostrade, un vero teatro di guerra.
Va bene! Ma a parte le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancio dei pagamenti in attivo che cosa hanno fatto i Romani per noi?
Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lacrime versate nei cinque continenti per colpa dell'ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell'energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un'energia troppo costosa.
Vedo girare molti link con scritto: "Ho imparato che". Io invece dico che ho imparato che spesso le cose succedono ai buoni e non ai cattivi, i premi vanno alle merde e non agli onesti. Ho imparato che tutti sanno predicare bene classiche frasi come: rispetto, farsi i cazzi propri, sincerità, coerenza, ma ho anche imparato che molti non sanno nemmeno dove stanno di casa certi Modi di vivere.
Vedo più #hashtag che #persone.
Vent'anni fa anche al tipo con la cresta, piercing, tatuaggi e pantaloni ristretti dissero che non ce l'avrebbe mai fatta. Oggi lo "strano" è chi non ha una di queste caratteristiche. Sii sempre te stesso e il tuo momento arriverà.
Verranno tempi migliori solo quando il pubblico imparerà che un calzolaio ha un più stretto rapporto con la lirica di una fabbrica di scarpe, o un redattore. Ma dato che questa convinzione non si farà mai strada, i tempi migliori non verranno mai.
Vi moltiplicate, ma non crescete. Forse Gesù Cristo non era stato molto chiaro.
Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima.
Viviamo in un mondo di apparenze, smarrendo irrimediabilmente l'essenza della nostra identità!
Viviamo in un mondo di folli! Se qualcuno vede una persona che danza a piedi nudi sulla spiaggia alla luce di un tramonto, preferisce pensare che sia matta, piuttosto che credere che sia solo felice!
Viviamo in un mondo di icone costruite, di idoli plastificati. Ti mancano le tette? Basta scegliere la misura, la forma e il chirurgo. Le labbra sono sottili? Una punturina e siamo a posto. Sei senza cervello? Arrangiati, per quello, per fortuna, la plastica non aiuta.
Viviamo in un mondo di opportunisti, a causa di ciò il buon senso, la buona educazione, il rispetto, sono doti che molti interpretano come qualità ingannevoli! Non vi arrendete ad essere buoni con tutti, non siamo responsabili da parte di terzi, delle errate vedute sulla bontà!
Viviamo in un mondo dove la gente, se riceve una buona azione, ti guarda con sospetto, chiedendosi dove sia la fregatura.
Viviamo in un mondo impazzito dove, in un batter di ciglia, tutto può cambiare, passando dalla vita alla morte ovunque ci troviamo, perché nessun posto è sicuro mai.
Viviamo in un mondo povero di valori, un tempo il "ti voglio bene" aveva un grande significato, adesso lo sentiamo ogni giorno anche da persone che a mala pena conosciamo, di questo passo anche un "ti amo" sarà equivalente ad un "ciao" e questo porterà le persone a separarsi sempre di più perdendo di vista le cose importanti veramente.
Viviamo in un paese dove si verificano sempre le cause e non gli effetti.
Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un museo della scienza e della tecnica a Singapore.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
Viviamo in un'epoca dove tutti cercano la sincerità, ma puntualmente li ritrovi che indossano maschere di falsità.
Viviamo in un'epoca nella quale molta gente dice d'amarsi fino a quando non si conosce.
Viviamo in una società in cui più crescono i centimetri di tacco e più si accorciano le lunghezze dei vestiti, più si alza il gomito e più annegano i valori.
Viviamo nell'era delle "facciate decorate", come superi il portone, trovi interni vuoti e diroccati.
Viviamo tempi in cui il denaro si è impossessato della anime. I sentimenti vivi e reali sono in via di estinzione.
Vivo un Papa, se ne fa un altro.