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Il mistero della vita, racchiude quello, ancora più incomprensibile della morte... ad ogni "perché" non vorremmo mai doverci porre... ma che arriva per ricordarci che ogni momento, non ci è dovuto ma donato.
Il mistero non esiste, c'è solo l'ignoto.
Il mistero non ha volto, ma solo occhi per guardare senza essere mai osservato.
Il mondo é stato fatto per l'uomo, e non l'uomo per il mondo.
Il mondo è diviso in due, tra la luce e l'oscurità, tra il bene e il male, tra buoni o cattivi... ma alla fine tutti vogliono la stessa cosa, prevalere sul nemico.
Il mondo è grande, è la gente che è piccola.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.
Il mondo cambia continuamente, al mutare della propria filosofia.
Il mondo è diviso in due, tra la luce e l'oscurità , tra il bene e il male, tra buoni o cattivi... ma alla fine tutti vogliono la stessa cosa, prevalere sul nemico.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.
Il mondo é stato fatto per l'uomo, e non l'uomo per il mondo.
Il mondo fisico è meramente chimerico, e similmente tutto ciò che gli appartiene. È solo una rappresentazione grottesca e deformata di tutto ciò che c'è di reale nel mondo primordiale, cioè nel mondo degli spiriti.
Il mondo gira al contrario, più passa il tempo, e più diventiamo stupidi.
Il mondo non è senza Dio, Dio non è senza il mondo.
Il mondo possiede strade infinite, al di sopra di quante ne contiene la nostra immaginazione, ma per poterle scorgere serve soprattutto la nostra filosofia.
Il mondo rotola e si inchina davanti a un re che non merita neanche di sedersi su una panchina.
Il mondo scorre veloce, ma le difficoltà ti fermano.
Il mondo scorre veloce, ma le difficoltà ti fermano.
Il mondo si appoggia alla materia e questa materia è la filosofia.
Il mondo si divide in tre categorie: quelli che contano e quelli che non sanno contare.
Il mondo siamo noi, non gli altri.
Il muoversi del Respiro, abita un'Armonia che echeggia nell'Essere.
Il negoziante che ben acquista può vendere a prezzo accettabile.
Il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente.
Il nostro agire linee profonde tratteggia, arcani segni solcano l'universo imprimendo il volto reale che ci illudiamo di rinnegare.