autori | popolari | Ultime | temi
I figli degli uomini famosi non ereditano mai il talento del padre, ma solo il naso!
I giorni degli affanni son finiti; lascia il vivace orgoglio del tuo corpo sotto l'erba e il trifoglio [...] conduci tutta quella bellezza dolorosa al profumato abbraccio della quercia.
I pregi della posizione sociale, della nascita, sia pure regale, della ricchezza e simili stanno agli autentici pregi personali, il grande spirito o il grande cuore, come i re da palcoscenico stanno a quelli veri.
I romanzi sentimentali corrispondono a quelle che sono, in medicina, storie cliniche.
I tram rappresentano per me tanti ricordi che mi portano al babbo mio.
I vincitori non sanno quello che perdono.
Il camionista non si attacca sul camion un quadro di Rauschenberg o di Jasper Johns, si attacca una bella pin-up. Devo alle mie pin-up il fatto di poter ancora divertire, di essere vicino alla gente: militari, camionisti, carcerati.
Il canto di un usignolo lima la notte.
Il cinema di oggi? Diminuiscono gli spettatori ma aumentano i registi.
Il grande fratello vi guarda.
Il maggior pericolo nella vita consiste nel prendere troppe precauzioni.
Il mio mestiere fa sognare la gente.
Il misticismo sensuale dell'essere verticale.
Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.
Il Papa! Quante divisioni ha?
Il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai dato l'indigestione.
Il senso della vita: la tenerezza.
Il tempo libera l'uomo dagli affanni.
Il tempo vola e noi no. Strano sarebbe se noi volassimo e il tempo no, il cielo sarebbe pieno di uomini con l'orologio fermo.
Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta... e se ne parla.
In un'altra vita, sarebbe come me.
Iniziai a stare male, erano i primi segnali di un infarto, poi m'hanno aperto come un abbacchio.
Insieme possiamo fare un miele quale il mondo non ha mai visto.
Io credo nella Zecca onnipotente e nel figliuolo suo detto Zecchino.
Io non mi beffo di te, per quanto tu mi derida tu mi chiami pazzo, ma io ti chiamo stupido.