Comportamento,

Usare il buon senso, un equilibrio nelle varie situazioni che ci si dovessero presentare, ci permette di avere e trovare maggiori opportunità. Dove un "sì" o un "no" decisi potrebbero precludere strade diverse, il buon senso, come aspetto diplomatico, ce ne apre molte, con le opportunità che ad esse sono legate.

Usare le parole aspre quando esistono quelle gentili è come cogliere frutti acerbi quando pendono quelli maturi.

Usate la verità al posto di scuse patetiche. Usate chi non vuole legarsi al posto di cuori pronti ad innamorarsi. Usate tutto ciò che non ha anima e vi ricordo che le persone un'anima ce l'hanno.

Usate le parole per spiegarvi, confrontarvi e capirvi, ma soprattutto usate l'intelligenza prima di pronunciarle. Usate i fatti per dimostrare e concretizzare, ma soprattutto usate il cuore nel compierli. In assenza di intelligenza e cuore restate nel "vostro" che fate sicuramente più bella figura.

Usciamo dal nostro "guscio"; diversamente, il buio sarà la nostra "casa".

Uso chiedere con cortesia ciò che mi spetta, ma so anche valutare ciò che si prende indebitamente.

V'è pure un rimedio a ogni colpa: riconoscerla.

V'è una passione profondamente radicata nella sessualità, e che è esasperata dall'età: la gelosia.

V'è pure un rimedio a ogni colpa: riconoscerla.

Va bene che tutti ci contraddiciamo, ma qualcuno esagera in modo smisurato e preoccupante. Vine da chiedersi se se ne accorge o se è pura incoscienza.

Va bene seguire la propria inclinazione, purché sia in salita.

Va dove ti detta il cuore; va dove ti guida l'istinto; va dove l'intelligenza ti conduce... Vai avanti, schivando i moniti di quanti sono prodighi di consigli, perché costoro, forse, non hanno altro da darti.

Va dove ti porta il cuore. Lungo quella strada il mio cuore si è perso e si è ferito, ma nulla mi impedirà di seguirlo perché lungo quella strada il mio cuore si è anche ritrovato e ha curato le sue ferite.

va sempre oltre il detto.

Vada per la libertà di pensiero, usi e costumi, ma non ti lamentare se ti sbavano e hai mille occhi puntati su di te, non vedi hai "tutto di fuori".

Vado a doppia velocità: una che mi permette di stare con gli altri e un'altra che mi permette di sognare.

Vado dove mi porta il cuore, ascolto le mie sensazioni, lotto malgrado le mille delusioni ma soprattutto non mi arrendo. Chiamami pure folle, ma questo è il mio "mondo".

Vado fiera di me perché resto sempre quello che sono, e anche se vengo criticata ed odiata non fingo mai di essere diversa.

Vado nell'ombra del granoturco lungo la prospettiva delle sue foglie stando al di qua delle cose, senza scrutare segreti spiragli senza cadere nell'acqua dal ponte senza sponde.

Vado sempre in fondo per tutte le cose. Se non lo facessi, non solo non ci sarebbe gusto, ma mi sentirei una fallita. Anche se a volte questo richiede un cammino arduo e doloroso, voglio arrivare comunque alla meta.

Vado via. Vado via dalle voci, dalle urla, dalla delusione. Vado via dai miei inganni, dai miei errori, dai miei rimpianti. Vado via da tutto quello che dovrei essere e da tutto quello che non posso essere. Perché è tutto quanto una bugia.

Vaghiamo per il mondo a testa in giù, abituati da troppo tempo a questa innaturale postura: confusi tra ciò che è Bene e ciò che è Male.

Vago nella notte senza un motivo è buio non vedo, dove sto andando? Suonai ad un campanello mi aprirono e mi disse: "chi sei, sei pazza a suonare a notte fonda?" io risposi - non lo so... infondo lei chi è? noi chi è? Forse sarò pazza, ma lei è sicura di essere normale? Cos'è la normalità? Se viviamo in un mondo che il pazzo è il più saggio ma nessuno l'ascolta. E allora si sono pazza.

Vai dove ti porta il cuore, se la ragione ti ostacola ascoltala, il cuore quando non è in sintonia con la ragione fa commettere solo errori.

Vai invece dove il sentiero non c'è ancora e lascia dietro di te una traccia.