Comportamento,

Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il destino. Piangevo perché perdevo il padre per cui ero sempre vissuto. Non importava che gli avessi tenuto poca compagnia. I miei sforzi per diventare migliore non erano stati fatto per dare una soddisfazione a lui?

Il pianto offusca le proprie colpe e permette di accusare, senz'obbiezioni, il destino. Piangevo perché perdevo il padre per cui ero sempre vissuto. Non importava che gli avessi tenuto poca compagnia. I miei sforzi per diventare migliore non erano stati fatto per dare una soddisfazione a lui?

il piede pianta.

Il pigro numera gli anni, il forte le vittorie.

Il più cattivo è colui che meglio sa fingere di essere buono.

Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere.

Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.

Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.

Il poeta, il genio e il folle eccedono in fantasia.

Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita.

Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita.

Il porco non diventa vecchio, ma il vecchio diventa porco!

Il potente, forte della sua posizione, crede di essere intoccabile e, quindi, usa ogni sorta di abuso fino a quando, però, non trova qualche Magistrato coraggioso e onesto che lo bacchetta a dovere e dalla poltrona lo butta nel meritato fango dove lo lascia sguazzare senza sosta e per il tempo voluto dalla legge.

Il potere è come un superalcolico, va assunto a piccole dosi altrimenti finisce per dare alla testa.

Il potere che conferiamo è in realtà una concessione della nostra debolezza.

Il potere conta per l'uomo più della conoscenza, la ricchezza più del carattere, la lunghezza della vita più della sostanza, l'apparire più dell'essere, che è inalienabile.

Il potere dà alla testa anche a chi non lo possiede, ma in questo caso la sbornia svanisce in fretta.

Il potere dà alla testa anche a chi non lo possiede, ma in questo caso la sbornia svanisce in fretta.

Il povero di beni materiali ha, generalmente, l'animo propenso al bene. Virtù che spesso manca a chi gode del privilegio dell'opulenza.

Il povero divenuto ricco è spesso meno sensibile ai bisogni dell'indigente, di chi ricco è nato.

Il pregiudizio è l'autentico aborto dell'intelletto.

Il pregiudizio è nemico acerrimo del comprendere a danno del vantaggio, un paraocchi, una prigione senza finestre e senza spiragli.

Il pregiudizio è padre di tutti i mali... e non l'ozio.

Il pregiudizio è una cosa banale ma purtroppo influenza un idea.

Il pregiudizio giustifica la poca acutezza nel comprendere i difetti altrui.