Le poesie più belle si leggono negli occhi dei bambini.
Le poesie sono canzoni senza la musica...
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realt?.
Le poesie sono espressioni racchiuse nell'anima, sfociate in un'esplosione di emozioni.
Le poesie sono frammenti di anima sparsi caoticamente nell'immensità della mente.
Le poesie sono le ali del Pensiero ma per farle volare in alto occorre un cielo ampio chiamato ispirazione.
Le poesie sono sogni divenuti parole. Senza sogni non ci sono poesie.
Le poesie sprigionano pensieri ed immagini di un mondo parallelo e viaggiano da una mente all'altra, assumendo varie forme e rinnovandosi ogni volta che vengono lette. Sembra quasi che tocchino l'eter...
Le poesie, come i profumi, cambiano a seconda della pelle.
Le previsioni più affidabili e precise sono quelle sul passato; ciononostante alcune di esse sono ancora discutibili e non sempre attendibili.
Le scelte sono il propagarsi della vita dal passato al presente, le coincidenze l'esatto opposto. È il propagarsi della vita dal futuro al presente.
Le stronzate fatte in passato, sono il concime migliore dei futuri alberi in fiore.
Le utopie politiche sono una forma di nostalgia per un passato immaginato, proiettato nel futuro come un desiderio.
Le vestigia del nostro passato a volte bisbigiano, a volte parlano, talvolta urlano, ma sempre ci suggeriscono qualcosa.
Lei è in mille respiri, in tutte le rime delle mie poesie, quando non c'è la chiamo malinconia, ma quando l'abbraccio diventa l'anima mia.
Lei ? passato col rosso l'ho vista con le mie mani!
Lei sa leggere le poesie che non ho scritto.
Libera dal passato, libera dall'amore ma chiusa nella schiavitù del cuore.
Lo cambio io il passato che chiuse le porte al mio presente.
Lo chiamiamo passato anche se sembra non passare mai del tutto.
Lo sbaglio è fermarsi a ricordare i momenti felici del passato escludendo che quelli del presente potrebbero essere migliori!
Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all'improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. "Dove sei?" Gridavo nella mia testa. "Dove sei andato?". Ovvia...
Lo straniero ? passato dal mio cuore come un fulmine a ciel sereno
ha lasciato in me consapevolezza dolci sorrisi e forza
ma anche un po' d'amaro per un qualcosa che non potr? mai essere.
Continueremo...
Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.