La felicità è come quell'oste che aveva scritto sulla sua bottega: domani si farà credenza.
La felicità non è un fine da perseguire avidamente, ma un fiore da cogliere sulla strada del dovere.
La gente che non riconosce un'assurdità concreta è pienamente sulla strada della civilizzazione.
La menzogna ha questo vantaggio sulla verità: chi la dice può più facilmente ricredersi.