Tu che vedi
salutami il grano che ondeggia al vento.
Tu che vedi
fissa un attimo il sole
ghermendone il riflesso abbagliante.
Tu che vedi
conta le stelle al loro sorgere
le sboccianti margherite;
i rossi papaveri scanzonati,
le rondini che solcano
veloci le rotte del cielo,
le api da fiore in fiore
portatrici di vita.
Tu che vedi
mostrami i sogni degli innamorati
i giochi dei bambini, le speranze dei poveri
i ricordi degli anziani.
Tu che vedi
raccogli le rose dalla mia tomba arsa
e donale l� sul limite del bosco,
alla Madonna che indica piangente
il Suo Cuore trafitto.
Dario Motti
Quando gli anni con noi saran severi
la memoria seder� a noi dinanzi
ricordandoci emozioni nate ieri
della nostra giovent� poveri avanzi
In questa vita noi dobbiam sapere
ricordare dell'infanzia la f...
Dalle vostre banche
escono artigli rapaci
che straziano la carne
dei bambini e della terra
Ladri usurai che stampate
carta straccia e rubate il pane
alla vedova e all'orfano
Che straziate le foreste...
Dove sono i vostri volti?
Nascosti tra i sassi bianchi del greto
o tra le foglie morte del bosco
oppure immersi nelle nubi bianche del cielo
Qual � la strada
che congiunge noi a voi
unendo l'abisso d...