Non so cosa io sia o sembri
non mi congratulo con me stesso
n� mi infirmo o mi confermo
appena mi riconosco
talvolta fuscello trasportato
dal vento sui pendii del tempo.
So, a mie spese, che il vivere
� un grattacapo da vertigini
e distinguere, se sei stato
fosti o diverrai � impresa
impossibile e avventata.
Senza orientamento si ondeggia
tra intrighi di supposizioni
con altri te stessi mai compresi.
Imperfetti o perfetti ci si declina
a secondo del momento
e il distinguersi nella chiarit�
� solo l'ameno artificio
per raggirare un nulla opaco
che senza fisionomie ci ritrae.
Se ritrovi e fissi il verso
della tua vita svalutata
c'� sempre poi qualcuno
pronto a mostrarti il recto
e cos� tra conversioni
per riapprezzarti ti esamini;
ma il titolo non cambia
a seconda del contesto
e per la precariet� pregnante
non ci sono cure salvifiche
n� le parole ancor dispongono
dell'obiettivo con cui scattare
l'istantanea che mostri integre
le luci, le ombre e i colori
dei paesaggi attraversati dal cuore.
Angelo Michele Cozza
Quanno pe? rispir� nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vu� bene
riffe e raffa, s�bbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che pi� non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poich� si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove � nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...