Angelo Michele Cozza: Sono stanco di blaterare di me, di te che più non



Sono stanco di blaterare
di me, di te che pi� non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al farsi del giorno.
Stracco sono di tutto, di te di me
delle imbastiture di sogni
degli atri labirinti senza uscite
delle andane sverdite fuorimano
che malmenato percorro da solo
dei macerati grani di ricordi
risparmiati da un oblio ingordo
delle scale erte che portano
sul belvedere del silenzio.
Vapori insalubri di dolore
ho respirato, troppi stocchi
mi hanno centrato, troppi aculei
nel cuore lo hanno suppurato.
Voglio ora infatuarmi del sonno
tra sue braccia supino dormire...
Nessuno pi� mi parli o mi desti
a essere salma sono pronto
altra brama non ho inadempiuta.
Mai dopo risorge chi muore
non sconta la vita vivendo
non taglia toppe per sbreghi
non collutta e resta disteso.
Voglio dormire: ch'io dorma!


Angelo Michele Cozza

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