Jacopo Lupi: Dolci le mani smaniose di proibito su di me torci



Dolci
le mani smaniose di proibito su di me torci
piano;
un filo di gemito m'accarezza le tempie,
soffio leggero,
gonfio � il pensiero mio
nel ventre; un'impudica ebbrezza m'empie
di getto,
rosso di voglia il mio petto nudo,
distratto dalla tua carnosa opulenza,
s'agita sotto.
Imploro clemenza, assaporo i tuoi gemiti,
scostanti;
linfa s'insinua in ogni poro lasciando distanti
i gesti di mano e le colate d'oro pressanti,
come acqua e diga in esplosione
rallento dolcemente,
lo sento lei mi sente mentre pigra
la mia voglia latente lacera il mio ventre e grida.


Jacopo Lupi

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