Jacopo Lupi: Vibrano corde stonate al pensiero di lei. Riverber



Vibrano corde stonate
al pensiero di lei.
Riverberi di specchio e stelle
annegano nel mare
della mia rinnovata solitudine;
schiantano sui miei occhi
stanchi bagliori, nuovi,
tristi piaceri che l'anima rude schiude;
antichi suoni,
schiusi dalla porpora di stelle
di cui si bagna mesta
la mia pelle; questa,
� la polvere stellare;
lascia la sc�a,
mi sugge linfa vitale da bere dalla sorgente:
la mia.

Guardo il suo sguardo
che nell'infinito oceano
mi mostra le mille rotte,
sono solo, io,
questa notte
e mille altre.

Lacero in brandelli di seta e pianto
il pensiero fugace; di lei.

L'animo mio innamorato,
� fallace
dinanzi al canto inumano;
� straziato. Tremola
la mano levata verso il tuono,
poco distante,
in segno di sfida
o forse di perdono,
ma il gesto � insistente,
non odo alcun suono,
se non il pensiero
d'un uomo che si pente
d'aver intessuto di passato
il suo presente,
tanto d'aver finito
con il vestire d'abito scuro
ci� che poteva avere tra le mani ora;
o in futuro.

Ascolto solo l'urlo
che mi accompagna,
mi consola,
questa notte sola
o mille altre
e altre ancora.


Jacopo Lupi

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