Angelo Michele Cozza: Non chiedermi di vivere come un uccello che volteg



Non chiedermi di vivere
come un uccello che volteggi
e canti senza la sua compagna:
non posso cos� vivere il giorno
se esistente mi neghi il tuo amore.
Non si pu� volare, tu sai,
il vento non pu� spirare
quando manca l'aria;
come pietraia � il fiume
quando non vi scorre acqua!
Vieni, come angelo
fatti ritrovare sulla via del Destino
insieme andiamo ciarlieri
ad ascoltare il mare
sotto la nostra luna,
vieni teniamoci per mano
il cuore trover� pace.
Cos'� la nostra vita
l'uno senza l'altro?
All'affanno di essere
l'amore � solo rimedio:
con quiete, e soltanto quiete
il cuore riposa quando si � soli
illusione e falsa ogni altra cosa.
Dacch� calore non � calore
e da appuntite sporgenze
l'animo non preserva?
Senza emozioni e senza bene
che ci resta! Che di vero
non menzognero ci sorride!
Hai tu guardato sul brullo ramo
l'ultima foglia rimasta?
Cos� io senza di te, appeso al vuoto
accartocciata sostanza senza sostanza
sono: martorio senza riposo
su cui la tenebra si attarda!
Oltre te, in me non vi � altra vita:
non rendermi gi� polvere
dammi linfa e rinverdito
pi� non penzoli il cuore
tra il solco e la nebbia,
non lasciarmi pensare
e dire che tutto � vano.
Non darmi solo uno sguardo
ma guardami, non sfigurarmi:
domani, nella cattedrale della verit�
benedetti saranno gli occhi
di chi puro abbia saputo vedere.


Angelo Michele Cozza

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