Roberto Strati: Cavalcando un arcobaleno, sono giunto nella tua te



Cavalcando un arcobaleno,
sono giunto nella tua terra
e mi sono ritrovato davanti
un paesaggio affascinante come te.
Una terra aspra e verde al tempo stesso,
fatta di montagne dalle cime aguzze,
di boschi colorati d'un verde smeraldo,
ove i raggi di luce che vi penetrano sembrano delle ferite.
Il mare la bagna carezzandola con delicatezza,
disegnando figure che paiono animarsi con le onde,
i fiumi ed i ruscelli, che assomigliano alle vene di un corpo,
irrorano la terra e, pare, discorrano con i ciottoli, rasserenandoli.
Terra di donne decise ma eleganti,
che sanno combattere con il cuore e la mente per degli ideali,
quegli stesi ideali che la mia gente sta dimenticando,
a cui s'aggrappano uomini taciturni, dai volti marcati.
Terra di profumi e di odori forti,
ove la vita dei campi scorre ancora placida
e la quiete viene spezzata solo dal canto degli uccelli
o da antiche danze, ballate con candida semplicit�.
Il vessillo ha il colore del sangue, della forza,
ma anche delle rose che, come le donne di questa terra,
hanno spine vigorose contro le insidie della vita,
e del sole al tramonto, ove il mio sguardo si perde.
Terra vicina eppure cos� distante,
con il mare che unisce e divide,
seguo il volo delle aquile,
� il loro regno ed il mio cuore vorrebbe trattenersi...


Roberto Strati

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