Angelo Michele Cozza: Cos'è questo passeggio di ricordi or protendersi



Cos'� questo passeggio di ricordi
or protendersi di corimbi
or siepe spinosa che seguo
oltre il cavedio dei giorni perduti.
Fui dunque, vissi, respirai
vidi le stelle e il mare
sentii fluire i giorni, le notti
ebbi regolare appetito d'amore
incontrai lussureggianti speranze
mi adesc� moinosa l'illusione?
Fu appena un giro di stagioni.
Flutto di folgori e di inverni
di sole di sbocci e di fiori
di gioie e di dolori
e tutto mi attir� nel suo vortice.
Marpiona, quella che si disse vita,
sorridente cianciosa mi sedusse
mi ingann� con tinteggiate promesse
che bugiarda fatale mai mantenne,
nella culla del domani
dondolai rosei sogni neonati
mai poi nessuno sopravvisse
a prime soavi carezze.
Oh consueto falotico mutarsi
di noi camminanti senza meta
traino di incatenati bipedi
con ali di cera dietro
il polveroso carro del tempo!
Troppo tardi riconosciamo come vero
ci� che ci tocca e all'erba secca
inutili sono altri scrosci di pioggia.


Angelo Michele Cozza

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