Al test di orientamento professionale risultai idoneo per tutte le attivit?, ecco perch? decisi che non avrei mai lavorato, avevo uno spirito di contraddizione troppo forte.
Alcune persone hanno così tanto rispetto per i propri superiori che ne perdono per sé stessi.
Alcune persone hanno cos? tanto rispetto per i propri superiori che ne perdono per s? stessi.
All'età di sei anni io volevo essere un cuoco. A sette volevo essere Napoleone. E la mia ambizione è andata crescendo costantemente fino ad ora.
Anche i mestieri più brutti hanno i loro lati piacevoli. Per esempio, se fossi un becchino o persino un boia, ci sono alcune persone per le quali lavorerei con vero entusiasmo.
Arriva un momento in cui realizzi che non ti sei semplicemente specializzato in qualcosa: qualcosa si è specializzato in te.
Attraverso i Mass Media ogni gruppo imprenditoriale mostra i debiti dei propri concorrenti all'ignaro pubblico, che in questo modo viene a conoscenza dell'esatta entità delle somme che dovr&agr...
Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione. Infatti, tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.
C'è chi lavora e c'è chi lavora tutto il giorno, questi ultimi spesso vengono accusati di non fare nulla ma molti non sanno che dal nulla è nato l'universo.
C'è chi lavora tutta la vita per avere di tutto, chi invece dà tutto per la vita.
C'è chi si reputa professionista perché si fa pagare, e c'è chi si fa pagare perché professionista.
C'è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
C'è di che divertirsi a fare l'impossibile.
C'è gente che pagherebbe per vendersi.
C'è il carretto ed il padrone; poi c'è il carretto, l'asino ed il padrone; poi c'è il carretto, l'asino, il padrone ed il cocchiere; poi ci sono le strade da percorrere, e gli obb...
C'è la diffusa tendenza da parte delle imprese, a considerarti un beneficato, per la sola ragione che pagano il tuo lavoro.
C'è tanto talento senza mestiere... c'è tanto mestiere senza talento!
C'è un tempo per lavorare e un tempo per sognare.
C'? di che divertirsi a fare l'impossibile.
Che ogni giorno la vita ti mette di fronte qualcuno che ne sa più di te e non importa quale pezzo di carta abbia quella persona, devi chinare la testa e semplicemente ascoltare.
Chi è disposto a farsi sfruttare e non si oppone apertamente allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo è complice degli sfruttatori, in quanto rende possibile il perpetrarsi delle condizioni...
Chi ha voglia di vivere ha "la febbre del sabato sera". Chi non ha voglia di lavorare ha la febbre del lunedì mattina.
Chi lavora con le mani è un operaio; chi lo fa pure con il cervello è un artigiano; chi vi aggiunge il cuore è un artista.
Chi risparmia sudore, non risparmia dolore.
Chi s'inferma è perduto!