I libri sono la coperta con cui avvolgo e proteggo i miei sogni.
I libri sono la testimonianza della cultura dei popoli. All'interno delle loro pagine è insediata la luce della sapienza, che è capace di folgorare le menti dei lettori e insegna, a vede...
I libri sono le finestre dalle quali l'anima guarda fuori.
I libri sono lenti e obsoleti, cortometraggi e immagini nel mondo in cui viviamo oggi sono perfetti.
I libri sono mari di emozioni in cui ognuno di noi si è specchiato almeno una volta.
I libri sono memorie che, una volta lette, prendono vita spiccando il volo fra i pensieri di chi legge.
I libri sono sempre stati la mia guida verso la conoscenza.
I libri sono sentimenti, divenuti realtà tangibile.
I libri sono una cosa buona, ma sono un pallido surrogato della vita.
I libri sono una ricchezza inestimabile perché vanno al di là di tutto ciò che è calcolato, misurato dipende da chi li legge e il mondo che ha dentro. I libri mi hanno salv...
I libri vivi, e parlanti, sono gli esenti. Lungo è il viaggio delli precetti; breve, ed efficace, quel degli esempi.
I limiti da temere sono: quello di non porsi mai limiti e quello di non spingersi mai oltre.
I limiti dell'uomo sono quelli che si prefigge ogni giorno.
I limiti non sono più tali, se guardati con gli occhi della libertà!
I limiti sono congetture mentali delle nostre insicurezze, impossibile è soltanto una parola.
I limiti sono degli uomini che al destino possono solo andare in contro!
I limiti sono infiniti... solo l'infinito non ha limiti, l'eterno è limitato dalla fantasia.
I limiti sono quei confini che racchiudono il cuore e l'anima, non lasciamo che ciò accada.
I litigi sono come le onde del mare, irrompono violentemente nell'amore, fino a farlo inabissare.
I lividi che mi ha lasciato sono tutti sul mio cuore.
I lividi del cuore sono quelli che, anche se non li vedi, fanno più male.
I luc i en c?r a t?t i pr?si.
Gli allocchi sono cari a tutti i prezzi.
I lunghi discorsi, pieni di parole erudite, sono strategia di chi non ha niente da dire o da dare.
I lungimiranti sono i primi realisti.
I luoghi comuni sono i più affollati.