Le nostre virtù sono spesso vizi travestiti.
Quando confessiamo i nostri difetti è sempre per vanità.
La natura fa il merito e la fortuna lo mette a frutto.
Se non avessimo difetti non proveremmo tanto piacere a notare quelli degli altri.
Raramente attribuiamo del buon senso ad altri, all'infuori di quelli che sono d'accordo con noi.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di coloro che noi invidiamo.
Il modo più sicuro di essere ingannati è di credersi più furbo degli altri.
Quel che spesso ci impedisce di abbandonarci a un unico vizio è che ne abbiamo diversi.
Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità.
La vanità degli altri ci è odiosa perché spesso offusca la nostra.
La durata delle nostre passioni non dipende da noi, come non dipende da noi la durata della vita.
Soltanto le persone che evitano di suscitare la gelosia meritano che se ne abbia per loro.
Nulla è più raro della genuina bontà.
Si danno i consigli, ma non si dà la saggezza di seguirli.
La saggezza è per l'anima ciò che la salute è per il corpo.
Sincerità è cuore aperto. La si trova in pochissime persone: quella che si vede di solito è soltanto una sottile dissimulazione per accattivarsi la fiducia altrui.
La debolezza è contraria alla virtù più del vizio.
Invecchiando si diventa più pazzi e più savi.
La gratitudine, nella maggior parte dei casi, è solo un desiderio velato di ricevere maggiori benefici.
I vecchi amano dare buoni consigli per consolarsi di non poter più dare cattivi esempi.
Niente si regala così generosamente come i consigli.
L'attesa del piacere, è essa stessa piacere.
É più facile essere saggi per gli altri che per se stessi.