Frasi enrico conte
A volte sei stanco, altre non vuoi vivere, altre ancora cerchi la morte, non morire... la morte ti farà vivere senza toglierti la vita.
All'improvviso, mi sembrava di aver riconosciuto il treno giusto e di esserci salito sopra al volo.
Baciami fino a quando le tue labbra non diventeranno un tutt'uno con le mie, nell'intento di coronare questa grande passione chiamata amore.
Chi fabbrica sull'amore, fabbrica sul fango.
Guarda al nemico come al servitore della tua Saggezza.
I nostri occhi vedono fin dove arriva la luce del nostro cuore.
I tuoi occhi, il tuo sorriso, essi sono capaci di colorare i giorni di una vita in bianco e nero.
Il mondo ha solo vernici per le tenebre degli occhi: i veri colori sono all'interno del cuore.
Il mondo lascia solo, chi non si accorda alla sua pazzia.
In ogni suo passo, in ogni suo gesto, in ogni frammento di lei qualcosa di vivo e prezioso.
In un abbraccio si toccava il miracolo di esistere.
Io sono della Bilancia e come tutti quelli della Bilancia non credo nell'oroscopo.
La prudenza cominciava da dove si poggiavano i piedi e proseguiva fin dove si posavano gli occhi. Era meglio non vedere tutte le cose della strada.
La vera musica, che sa far ridere e all'improvviso ti aiuta a piangere...
Le azioni si pesano, non si contano.
Le guardie muoiono, ma non si arrendono mai.
Le lacrime sollevano dai nostri occhi la polvere che ci separa dall'Infinito.
Nella sua testa ora c'erano solo la rabbia e questo sciocco vuoto da dove premeva il dolore.
Quando si ha ragione ventiquattro ore prima degli altri, si passa, durante quelle ventiquattro ore, per una persona sprovvista del senso comune.
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare...
Sentii con una certa esattezza che quell'altalenare tra ragione e follia era l'unico modo possibile di essere.
Tu, a differenza del sole, riesci a dare colore anche alle ombre.
Tutti i malvagi sono bevitori d'acqua; e lo dimostra il diluvio.
Un uomo abituato a scrivere scrive anche senza idee, come un vecchio medico di nome Bouvard che morendo tastava il polso alla sua poltrona.
Voglio che tiri fuori la tua dannata testa di struzzo da sottoterra, amico mio. Spetta una briciola di rischio a ognuno, se vogliamo cambiare il mondo.