Collezione personale di bepospali
1 - 25 de 7503 in questa collezione
Un tulle, verdognolo d'alga,
l'avvolge: bellissimo all'occhio,
ed Ella m'accenna dal cocchio -
si sfolla il teatro - ch'io salga:
«Positivista irredento
un'ora fraterna e un the raro
a casa vo' darle e il commento
dell'opere di Fogazzaro».
Sì! Vengo! Ideale, convertirci
gli ardori dell'anime calme;
uniscile come le palme
toccantesi solo coi vertici.
Le forme bellissime sue
non curo, o Signora! Il Maestro
(non so se pudìco o maldestro)
ci vieta servircene a due.
Daniele non bacia la bocca,
ma fugge per Fede e Speranza,
vaporeggiando a distanza
l'amor della Donna non tocca.
Ah! Lungi l'orrore dei sensi!
E noi penseremo, o Signora,
l'azzurreggiante d'incensi
Cappella Sistina canora.
Papaveri! E l'ora più blanda
faremo, Signora, con quella
del Sonno tremenda sorella:
(prodigio di versi!...) Miranda.
Dispongo le carni compunte,
Marchesa, mia pura sorella,
la palma pensando, che snella
non lega le basi alle punte.
Le basi... le punte incorrotte...
il the... Fogazzaro... Marchesa!
Ma questo sparato mi pesa!
Non ho la camicia da notte...
Guido Gozzano
Rimango qui come ogni notte ad aspettare l'alba che avanza... sembra una danza. Chiudo gli occhi e attendo un brivido un sogno, l'ultimo per farmi capire che amare è morire...
Anonimo
Gesù! La tua Croce
Ti concede di prevedere
Le più piccole cose!
Gesù! Il tuo secondo volto
Ti rammenti in Paradiso
Del nostro.
Emily Dickinson
Ora che sei arrivata nella mia vita, non puoi andartene via così; ora che mi sono innamorato non distruggermi o smetterò perfino di amare me stesso.
Danilo Ascoli
Ci sono verità che si possono dire solo dopo aver ottenuto il diritto di rivelarle.
Jean Cocteau
Fui bambino
e piansi per vivere
Sognai e Amai
Per vivere
Ho attraversato musica e silenzi
Ho scolpito su pietra le più dolci carezze
Ho accarezzato con l'anima il dolore e la pietà
Ho vissuto in me sconforto e solitudine
Per essere degno di Ricevere
Ho annullato con miseria e rancore il mio futuro
Per essere degno di Donare
Ho accolto in me l'infinito
Per conoscere la mia Verità
Non vendetti mai a mercanti di salvezza
Non vi appartenne la vita Mia
Non mi appartengono le voci urlanti la giusta verità
Fui bambino
degno di vivere in uomo
Sognai e Amai
questa Mia dolce fine
Sappiate riceverne il senso
Sappiate rendermela in dono.
Francesco Andrea Becca
Il sesso è anche una forma di comunicazione, un modo di dire o dimostrare qualcosa che le parole non riescono ad esprimere altrettanto incisivamente.
Robert Nozick
Ti darò un sogno,
ti darò la mia amicizia,
ti darò il mio cuore.
Se questo non ti basterà,
ti darò anche me stesso.
Marco Teocoli
Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perchè non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora.
William Shakespeare
Facia franca, busia prunta gamba lesta.
Viso sfrontato, bugia pronta e gambe veloci, sono le dote del disonesto.
Anonimo
Il popolo freme, sussurra, si accalca, brontola, strepita, acclama, fischia, deride, dileggia, minaccia, ondeggia, schiamazza, si indigna, avanza. E poi torna a casa per cena.
Alfredo Accatino
Quando finisce un amore,
siamo come gocce di pioggia che,
una volta toccata terra,
svaniscono.
Eppure, non smette ancora di piovere.
Anonimo
Chuck Norris scocca freccie con l'Arco di Trionfo.
Anonimo
Tanto più è grande una distanza, tanto più intenso e breve è l'amore.
Fiorella Cappelli
Dante, Petrarca e Boccaccio vanno in un'osteria. Dopo varie trincate, donnacce ed abbondante libagione Dante sente impellente il richiamo della natura. Va al bagno a defecare e poi, orgoglioso della propria creazione lascia una scritta per i posteri: "In questo posto che di merda è asilo, ho fatto uno stronzo di almeno un chilo. Dante Alighieri".
Dopo un po'anche Petrarca sente il bisogno d'assentarsi. Giunto al luogo ameno legge la frase del collega e, punto nell'orgoglio, si sforza il più possibile per essere in grado anch'egli di lasciare ai posteri un verso degno della propria grandezza: "Per non essere di meno alle rime tue, ho fatto uno stronzo che ne pesa due! Petrarca".
Passa un po' di tempo ed anche Boccaccio sente un certo stimolo. Giunto ai servizi legge i versi dei propri compari ed impallidisce. Possibile? Si mette d'impegno ma per quanto si sforzi non riesce a produrre più che qualche stronzetto. Si decide comunque a lasciare anch'egli il proprio contributo letterario: "Per fare stronzi di sìtale peso, bisogna per lo meno aver il culo offeso. Boccaccio".
Anonimo
Il peggior calcio è quello del cavallo mansueto.
Anonimo
Corpo felice, acqua tra le mie mani,
volto amato dove contemplo il mondo,
dove graziosi uccelli si riflettono in fuga,
volando alla regione dove nulla si oblia.
La forma che ti veste, di diamante o rubino,
brillio di un sole che tra le mie mani abbaglia,
cratere che mi attrae con l'intima sua musica,
con la chiamata indecifrabile dei denti.
Muoio perchè m'avvento, perchè voglio morire
o vivere nel fuoco, perchè quest'aria che spira
non mi appartiene, è l'alito rovente
che se m'accosto brucia e dora le mie labbra dal profondo.
Lascia, lascia che guardi, infiammato d'amore,
mentre la tua purpurea vita mi arrossa il volto,
che guardi nel remoto clamore del tuo grembo
dove muoio e rinuncio a vivere per sempre.
Voglio amore o la morte, o morire del tutto,
voglio essere il tuo sangue, te, la lava ruggente
che bagnando frenata estreme membra belle
sente così i mirabili confini dell'esistere.
Anonimo
Cosa sono le nuvole?
Sono i pensieri degli uomini che vagano nel cielo azzurro... come soffice cotone.
Maria Schillaci
Dobbiamo interpretare il cattivo carattere come segno d'inferiorità.
Alfred Adler