autori | popolari | Ultime | temi
Andrei, farei, cambierei, vorrei, potrei. Smetti di pensare e sognare al condizionale, perché sai, il tempo fugge. Comincia a coniugarlo al presente semplice, riuscirai a farne buon uso e ad essere felice.
Anima di bimbo errante, sulla riva dei tuoi sogni, sussurri: "Ho un cuore nomade e selvaggio", per ritrovarti poi un bel giorno, fra le rughe d'un vecchio saggio. Granello di sabbia, nella clessidra del tempo, ti sei perso e ritrovato: il tuo bimbo interiore mai t'ha scordato.
Anima di un reato, l'errato ascolto di un bisogno.
Annega la sofferenza con la speranza. Sempre. La speranza resterà a colorare la vita!
Annodo il ticchettio del tempo nel bisbiglio delle fronde dell'aurora.
Annullando la distanza tra essi e la realtà.
Annullarsi per un altro fa sì che un giorno aprirai gli occhi e quello che vedrai non ti piacerà.
Annusa la vita e i suoi profumi, perché non ce n'è un'altra.
Annusando il fango del bosco piango la mia prigioniera libertà.
Anzi forse principalmente per colpa nostra! Perché alla fine siamo sempre noi a decidere, siamo noi gli artefici del nostro destino e a sua volta della nostra vita.
Anzi per la precisione le risposte sono due. Nel primo caso dal nulla dal volere cosmico, per volere di Dio, venne creato l'Uomo e venne messo a sua disposizione tutto il necessario per continuare la sua esistenza. Nel secondo caso, in base alla ben nota teoria di Darwin, pubblicata nel 1859, l'Uomo rappresenta "l'anello finale" di una catena evolutiva di origine animale.
anzi, devo sbrigarmi.
Apparire, lo scranno d'un nudo sipario.
Appartenente a un'epoca non mia, affetto da convulsioni intime, alla ricerca di un antro buio da esplorare? Al maggiordomo dell'esistenza chiederei con cortesia e garbo che una tale portata mi sia servita con i giusti annessi e connessi: un'anima, un cuore, un pensiero, un sogno, un corpo.
Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.
Appassisce un fiore scivolando la vita.
Appena nati piangiamo per essere venuti in questo vasto teatro di pazzi.
Appena si cammina, si comincia già a cadere.
apposta sbagli e calci fuori.
Apprezza ciò che sei stato, amati per ciò che sei e sarai ciò che vorrai!
Apprezza la vita! Apprezza tutto ciò che ti circonda, impara dai bambini a riconoscere che la vita è un dono inestimabile.
Apprezzare e saper vivere i diversi aspetti della vita non è segno di una ipotetica doppia personalità, ma di una mente predisposta ai cambiamenti.
Apprezzare la sincerità non è per forza condividere lo stesso pensiero.