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È diventato tutto così frenetico. I mesi, i giorni, le ore. Le persone. Tutto corre. Tutto scorre. Io, quando lo ritengo opportuno, mi fermo.
È divinamente superbo godersi le comodità, quando tutto quel che hai ottenuto nella vita hai dovuto sudartelo amaramente.
È emozione, è dolore quando l'anima coglie colori e suoni della vita. È solo dolore se l'anima non coglie più.
È essenziale - in questa frenesia - trovare la giusta dose di entusiasmo: bisogna godere della vita, guardando il bicchiere mezzo pieno. La vita bisogna "acchiapparla", "tenerla stretta", "divorarla", perché è in quel bicchiere mezzo pieno l'eternità. Il resto è già finito.
È facile affrontare la vita con le bugie, il difficile è quando le bugie si scontrano con la verità, lì sì che la vita diventa difficile.
È facile conoscere gli altri. Difficile è conoscere se stessi.
È facile ripensare al passato e sorridere per i momenti migliori che abbiamo trascorso. Come è facile pensare al futuro e sorridere quando ci facciamo prendere da sogni e previsioni che ci danno speranza. Solo che molti dei bei momenti passati non ci rendevamo conto della loro bellezza mentre li vivevamo, o addirittura li abbiamo vissuti come una tortura, e spesso quando raggiungiamo il futuro tanto atteso ne rimaniamo delusi o vorremmo avere avuto desideri diversi. Sembra che l'unico tempo veramente difficile da apprezzare sia il presente.
È falso credere che la notte sia silenziosa, quiete, cupa. Ci sono notti in cui i sogni sono più inquieti della realtà e i pensieri più tormentosi del giorno.
È fondamentale ragionare con la propria testa, non con la testa degli altri, perché ragionando con la testa degli altri commettiamo molti sbagli, ricordatevelo ragionate sempre con la propria testa.
È forse questo che non riusciamo a fare con le persone?
È forte chi riesce a percorrere, senza perdere l'equilibrio, il filo sottile sospeso tra la retta via e il precipizio.
È forte dire "Non mi arrenderò mai!" Ma io so che prima o poi tutti si arrendono... si arrendono e ricominciano, è un ciclo che dura una vita.
È forte l'urlo della vita, se ami!
è fottuto.
è già pronto il domani... lo stanno consegnando già.
È giusto così. È sempre stato lui l'eroe, quello che alla fine trionfa, quello da lieto fine. È giusto così. Nelle sue storie c'è sempre il lieto fine.
È giusto dire: "Viviamoci finché ci siamo, oltre ogni difficoltà".
è il calore di una bella giornata di sole.
È il contrasto dolce-amaro a rendere la vita intrigante.
è il miglior modo per combattere l'affanno.
È il modo in cui vedi o pensi a qualcosa che ti crea un'emozione, non la cosa in sé.
è il momento della cintura.
È il mondo che è tuo.
È il solito errore che facciamo, continuiamo a rimandare a domani tutto, un "ti voglio bene", un "mi manchi" e, poi, va a finire che il domani non esiste, che è troppo tardi, tardi per tutto.
È il superfluo a fare la differenza nella qualità della vita.