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Battiti lenti scivolano leggeri, vicini vicini, risuonano i miei pensieri, i desideri che velano l'anima, ora sono immobili sono imprevedibili. Non li so spiegare, non li riesco a immaginare ma so che ci sono e ci saranno sempre.
Bisogna aspettare la pioggia se si vuol tornare indietro negli anni.
Bisogna piangere, bisogna far uscire quel dolore dal proprio corpo, altrimenti ti divora tutto ciò che di buono ti rimane dentro. Bisogna piangere, ti salva l'anima.
Bisogna sempre fare attenzione a chi si racconta il proprio dolore, chi ha sofferto soffre con te, tutti gli altri invece godono della tua tristezza.
Bugiarda è la luna, che ogni notte tace su di noi pur pronunciando tanti amori.
Buoni si nasce. Cattivi si diventa dopo aver preso infinite fregature da tutte quelle persone che si reputavano gentili, educate e soprattutto sincere.
C'è chi crede di guardarmi negli occhi e vedere la mia sofferenza, mentre io la nascondo nel profondo del mio cuore.
C'è chi ha fatto il '68 e chi è reduce da un'esplosione privata del cuore.
C'è chi sul petto appende medaglie. Sul cuore mio pendono lacrime di dispiaceri.
C'è chi ti fa domande fregandosene delle risposte, e chi ti ascolta senza averti domandato nulla.
C'è crisi, c'è crisi pure di educazione.
C'è qualcosa di peggio di una persona che tratta male gli altri, restare fermi a guardare.
C'è sempre bellezza e nostalgia nei ricordi di chi vive tutto seguendo il cuore.
C'è sempre chi è pronto a farti del male, c'è sempre chi non ha scrupoli nel ferirti e spesso neanche ti rendi conto di quanto possano essere cattive le persone.
C'è sempre un nuovo inizio. È il bel fine che non c'è mai.
C'è sempre una speranza nell'ombra di una lacrima!
C'è un grande mercato dove ognuno di noi può andare per portare lì le proprie difficoltà, dispiaceri, disgrazie. L'unica regola è che faccia cambio con quelle di qualcun altro. Chissà perché ognuno se ne torna a casa col proprio fardello senza aver fatto nessun baratto.
C'è un linguaggio che vale più delle parole quando non si è ascoltati: è il silenzio.
C'è un posto dove non entro mai, è nel merito della questione.
C'è un ricordo folle dove tra noi non è mai finita, dove stiamo lì a guardarci negli occhi stiamo lì a sussurrarci "per sempre".
C'era sempre troppo "Io", tanto "Poi" e poco "Noi".
Caddero le mie certezze quel giorno che ti ho persa.
Cadono silenziose, così come le foglie, le attenzioni, e aspettano che qualcuno se ne accorga.
Calci in culo nella vita ne ho presi una cifra. Ho passato notti a piangere e giorni a nascondere la mia tristezza dietro un finto sorriso. Ora quello che voglio è solo ridere di gusto e lasciare alle mie spalle tutte le lacrime, tutti i brutti ricordi e con esse tutte le persone che hanno contribuito a tutto questo. Non è mai tardi per ricominciare; mai!
Camminare su strade intrise di silenzio dove l'anima è accompagnata da un'armonia stridente che sconvolge il pensiero, vagare senza meta alla ricerca di note che siano l'incipit di un pezzo che non ha eguali, dove tutto sarà espressione di sé, senza riserve.