autori | popolari | Ultime | temi
Ecco cosa mi hai fatto: non posso seguire nessun profumo, nessuna voce che non sia la tua, non posso far altro che vivere come vuoi tu.
Ecco di cosa tutti abbiamo bisogno. Di cose semplici come un abbraccio, un sorriso, qualcuno che semplicemente ci sia.
Ecco dunque che il tempo mi risulta diviso in cinque. In cinque cosa? Non so. Tutto si divide in se stesso, suppongo. Se mi rimetto a voler riflettere va a finire che mi perdo il mio decesso. Devo dire che questa prospettiva ha qualcosa d'attraente. Ma sono sull'avviso. Da qualche giorno trovo qualcosa d'attraente in tutto quanto.
Ecco il pianto il disperato bisogno, la paura; ecco la gioia la certezza, la verità, dare e avere è una bilancia della vita: ti rafforza, ti sminuisce, ti conquista, ti perde. Un'andare e venire, un alto un basso. Facce, solo facce della vita. Guarda dentro di te qual è la tua faccia in questa vita, non ridurti solo ad un pugno di cenere che si perde nell'oceano della presunzione di aver dato non gratificazione alcuna nel donare ma una sola faccia: quella dell'amore disinteressato.
Ecco in quel mondo buio e senza volto un a luce scende e lo trasforma in verde e blu ma poi di nuovo quella luce diventa nera e distrugge tutto, anche se il tutto è niente, e il male è il bene e la vita è morte.
Ecco l'alba che spunta all'orizzonte! Io son qui ancora eretto, sulle pendici del monte, il vento fa ondeggiare la mia cima: sono un pino, che sta per dire addio alla vita, al sole che ogni mattina illumina il mio risveglio. Non vedrò più il manto stellato della notte scendere su di me. Questa croce bianca, segnata sul mio tronco è la mia condanna. Tra poco arriveranno e mi abbatteranno, senza vita, disteso sulla terra brulla, non potrò gridare la mia sofferenza agli uomini, che li, ritti, con l'ascia in mano, avran reciso per sempre il mio unico sostegno di vita.
Ecco la relatività!
Ecco perché fare spesso la scelta giusta può fare male.
Ecco, ho custodito nel cuore le cose, i sogni e le persone a me più care. Oggi molte di loro sono ancora con me vicino a me. Altre sono andate per la sua strada diversa dalla mia ma li tengo nei ricordi più belli. Alcuni li ho allontanati o lasciati al loro percorso perché ho capito che niente mi avrebbero dato tranne che amare delusioni.
Ecco... è quello il momento in cui ti sei veramente "svegliato".
Eccoci qui, fermi in uno spazio d'infinito in un tempo ormai finito.
Eccola che arriva, la sento. È come una droga che pian piano comincia a fare effetto... parte dolcemente, e man mano cresce, sempre più velocemente; si mescola col sangue, comincia a scorrere, senti la rabbia che monta dentro e cominci a piangerla. cominci a piangere lacrime d'adrenalina... e prima o poi, arriverà al cuore.
Eccola, è arrivata l'estate, il periodo più sognato dell'anno, con i suoi colori e profumi nell'aria, quella voglia di mare, di sole sulla pelle, di giornate rilassanti tra un libro, un gelato e un caffè.
Eccolo! Ancora un nuovo giorno "da vivere". Senza sprechi e senza rabbie represse. Tutto fuori e nulla più dentro. Respiro forte e assaporo questa vita, a volte arida altre generosa ma è la mia vita. Nonostante tutto generosamente concessami.
Eccolo, il crepuscolo. La luce che prende il posto all'oscurità. E io sono qui, che aspetto. Aspetto che il buio vada via, che il primo raggio di sole illumini completamente questo cielo, che sia finalmente l'inizio di un nuovo giorno, un nuovo giorno da accogliere con un sorriso. Perché ci sono, sono qui. C'è vita, dentro di me e ovunque intorno a me.
Eccomi in bilico sulla corda che è divenuta la vita mia. Avanzo con passi leggeri e stanchi, devo solo decidere da quale parte lasciarmi andare. E quell'equilibrio che s'avvicina sempre più alla pura follia.
Eccomi qui che affronto la vita, eccomi ancora con la speranza nel cuore, incredula di avere tanta forza. Incredula ma fiera e orgogliosa di esser quella che sono.
Eccomi, cercando di essere me stessa, sono qui senza pensieri o ombre. Ho messo i miei fantasmi sotto le coperte, vorrei dormissero fino all'alba della mia consapevolezza, li sveglierò il giorno in cui la luce sarà talmente forte da accecare la loro oscurità. Eccomi, con la voglia di parlare in silenzio affinché nessuno chieda mai chi io sia, fino al giorno in cui io stessa non lo scoprirò.
Echeggia dentro me, un sapore antico, ma il mio intelletto si avvale di amor proprio, dunque non me ne voglia il passato, non ho che farmene, in fondo preservo soltanto i bei pensieri. I dolori li lascio cadere in un fosso, ormai stracolmo di tempo, di ore, di giorni.
Ed è così bello essere in compagnia e sentirsi finalmente soli.
Ed è così che mi sento, totalmente inerme contro i miei sentimenti.
Ed è così che mi sento: lì su uno scoglio, pronta a cadere e non saper nuotare.
Ed è così che ti vedo ormai, pesante, come i miei guai, buio, come i miei pensieri, sfocato, come i miei desideri, freddo, come il mio cuore, complicato, come l'amore, triste, come un barbone vagabondo, sei tu, mondo.
Ed è così, urlando in un cielo grigio e silenzioso, che cadono le idee come questa pioggia.
Ed è finito tutto così, con una lite, con parole che hanno gelato il sangue. Finito senza nemmeno guardarsi negli occhi, con un semplice sms. Da adesso basta, io e te chiuso. Ed ora addio. Questo siamo. Ti ringrazio solo di ciò che porterai con te. Il mio cuore e la mia anima non è più mia ma tua. Trattale bene perché non me le potrai più ridare indietro, resterò solo un contenitore vuoto per l'eternità.