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Ricorda: alla fine, tutto è poesia; come lei ed io.
Riempire gli spazi vuoti di sogni: questa è la poesia.
Ritorneremo ancora in questo mare che ti solleva il mento e un po' la gonna ed aprirai le labbra e le tue mani per raccontarmi dove tieni il sole quando svanisco dentro la tua bocca E mi dirai nel giorno appena fuori che hai dimenticato i tuoi sospiri i palloncini che mai furono tuoi l'unica materia di settembre e quei silenzi di nuvola smarrita La vita - la nostra unica storia - inizia dal tuo ieri dal mio sempre quando non mi sapevi e ti aspettavo.
Sì scrive perché il pensiero parte dal cuore.
Satana ha costruito il mondo, i poeti lo hanno reso vivibile.
scendono sui cuori e si accendono di mille colori.
Scorgere il volto dei poeti e scoprire che la bellezza dei loro versi non è riflessa nei lineamenti del loro viso è per me una sofferenza troppo grande da sopportare, nonostante tale contrasto, riflesso del caos che domina la vita, sia incredibilmente affascinante.
Scrissi, non tenni conto del tempo, scrissi, la penna è leggera, e dà voce alla mia anima, scrissi per bisogno, scrissi senza paura, nudo, scrissi, forte, scrissi, per sfogo, scrissi, scrissi per me, senza paura scrissi.
Scrive è per chi scrive una meravigliosa condanna, una prigione di libertà a cui si farà per sempre ritorno, alternandola alla vita vissuta e a quella subita.
Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
Scrivere è arte e farlo secondo i dettami dell'establishment accademico è come voler correre i cento metri con un'armatura medievale e gli infradito.
Scrivere è come solcare la soglia di un mondo tutto nuovo. È lì che ci incontreremo, e non importa il tempo, non importa quando. Lì potremo amarci, senza dover tornare indietro.
Scrivere è far si che le emozioni rimangono impresse per sempre.
Scrivere è mettersi a nudo, è essere sinceri mentendo sfacciatamente. Scrivere è dare voce ad un verbo che non si incolla nel suo semplice dire quotidiano. Scrivere è dunque dire e nell'amarlo fare: "mentire".
Scrivere è un desiderio che il cuore mette su un foglio di carta, un sogno che l'anima vorrebbe vivere.
Scrivere è un mestiere solitario, perché solo nel silenzio crei quello che la mente ti detta.
Scrivere è una forma d'amore.
Scrivere è uno stato d'animo e non appartiene solo a chi scrive, ma a chi si ritrova a leggersi fra le righe e nei puntini di un pensiero lasciato nel mondo.
Scrivere è versare colore lungo le venature della vita; anche se nessuno sarà disposto a leggerle, quelle parole vagheranno per sempre libere come gocce soffuse in una cascata di passione.
Scrivere di getto è poetare. Addomesticare il mio pensiero alla rima è come vivere al sole senza mai alzare gli occhi.
Scrivere di vite semplici, presentare i successi di un personaggio che cade e si rialza convinto di poter dar tutto è molto più facile di quanto si pensi. Le mie storie non sono così, voglio parlare di anime perse in sé stesse che lottano e cadono mille volte per una sola vittoria; vivere la loro solitudine come se fosse la mia, sentire l'assenza dell'amore che vorrebbero ricevere, reggere ai fallimenti che in realtà sono un po' anche i miei; accettare le loro debolezze senza riuscirci fino in fondo. Ed è in questa forte empatia che riconosco ogni giorno il fascino disarmante della scrittura. L'entrare a far parte di mille mondi vivendone fisicamente uno soltanto.
Scrivere per me è arrivare al punto g delle mie emozioni. Muoio e rinasco mille volte tra parole e sentimenti fino ad un orgasmo letterario, anche senza essere poeta.
Scrivere per me è come respirare, le parole sono aria che mi fanno vivere, non posso chiuderle tra i pensieri, devono essere libere.
Scrivere per me è liberare i pensieri, donar loro l'immortalità, seguendo uno schema tutto questo per me non avrebbe più un senso.
Scrivere per me equivale a proiettare un pensiero nel cosmo, gocce di inchiostro che sporcano le mie mani.