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Non è poi così lontano il paradiso, almeno non lo è per me, perché mi basta pensarti e lo vivo ogni volta insieme a te.
Non avere paura alla morte, perché passare per quel tunnel buio è soltanto un modo per arrivare a vedere di nuovo la luce. Quella luce che ci porterà al paradiso, a una vita nuova.
Non c'è buio né cecità al di là della fisicità. L'anima, una volta libera dalle schiavitù materiali, finalmente capirà che l'oscurità non è niente più di un velo immaginario creato dalla sua ignoranza e povertà di spirito.
Non c'è cancro peggiore dell'uomo.
Non c'è miglior paradiso che il proprio inferno.
Non c'è peggior inferno che trovarsi intrappolati in un paradiso, che non assomiglia minimamente a ciò che si era immaginato.
Non c'è miglior paradiso che il proprio inferno.
Non cercare il paradiso altrove quando ce l'hai già!
Non chiedere al buon Dio la via per il paradiso! Ti indicherà quella più difficile.
Non credo nell'inferno o nel paradiso, essi sono qui: tu scegli in quale dei due andrai ad alloggiare.
Non esiste paradiso senza prima aver attraversato l'inferno.
Non ho santi in paradiso, ma ho ottime referenze all'inferno.
Non limitiamoci a guardare il buio della vita terrena; andiamo oltre, laddove c'è la luce della vita eterna.
Non puoi comportarti da angelo quando nell'anima ti senti un diavolo.
Non puoi sfuggire all'inferno e al paradiso, perché entrambi vivono dentro l'anima e te ne accorgi quando sei nel buio o nella luce.
Non resistere e non resisterò. Al diavolo il buon senso, ti aspetto alle porte dell'inferno.
Non sai mai se domani t'aspetta l'inferno o il paradiso.
Non sapevo il Paradiso, poi la Morte mi ha sorriso! Prima un caldo saluto poi un vorticoso imbuto, dove Tempo infinito si muta in Spazio ardito! Qui il buio, dolce essente ora è luce splendente!
Non so se sono io ad esser debole o tu ad esser forte.
Non sono destinato al Paradiso, ma spero vivamente di non incontrare chi andrà all'Inferno. Paura!
Non sono un angelo ma posso portarti in paradiso, non sono un diavolo ma posso farti vivere un inferno, il mio nome è donna.
Non temo l'inferno dopo la mia morte... l'ho già vissuto in questa maledetta vita.
Non voglio credere in Dio, in quel Dio scontato, costruito con accanimenti esagerati di Fede, dove tutto più che un disegno è uno scarabocchio. Non voglio una Fede senza dubbi o perplessità. Voglio semmai comprendere la sua verità.
Nulla è più lacerante e infinitamente doloroso che risvegliarsi ingiustamente all'inferno dopo essere stati traditi in Paradiso.
Occorre evitare di diventare diavoli, se non si vuol conoscere l'infermo.