Filosofia,

Il figliol prodigo?

Il filosofo è colui il quale dà la propria opinione senza che gli venga chiesto di farlo.

Il filosofo diviene "pretenzioso" quando ritiene sia un suo diritto la visione diretta della meta.

Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un'arte e non una scienza.

Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un'arte e non una scienza.

Il filosofo scrive cose che non capisci, poi ti fa credere che è colpa tua.

Il filosofo scrive cose che non capisci, poi ti fa credere che è colpa tua.

Il filosofo si riconosce dall'avere inseparabilmente il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità.

Il filosofo si riconosce dall'avere inseparabilmente il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità.

Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.

Il fine della criminologia clinica, come pure del diritto penale, è l'uomo, dunque l'umanità.

Il fiore della serenità nasce sempre sulle rive di quel fiume che non scorre mai per due volte nello stesso punto.

Il forte non è colui che in grado di dimostrare la propria forza contro un debole, ma è quel debole in grado di dimostrare la propria debolezza contro il forte.

Il fuoco non alimentato si spegne come l'amore non coltivato.

Il futuro è un uomo senza volto, ma possiamo disegnarne i lineamenti con i colori delle nostre azioni.

Il futuro non bisogna prevederlo, ma aspettarlo.

Il futuro non ha dei buchi enormi ma incertezze naturalmente riducibili.

Il genere umano è infinito quanto l'universo, più si va avanti nel mettere insieme i pezzi del puzzle che lo compongono, più ci si rende conto che questi ultimi aumentano: è matematicamente impossibile giungere a una conclusione.

Il genere umano, macchiato di crimini efferati contro i propri simili e non, si innalza al di sopra di tutte le altre specie con fierezza, autoproclamandosi unico portatore di "umanità", concetto che dovrebbe essere proprio di noi "uomini", è si intelligente, ma intelletto è ben lontano dal termine: amore...

Il genio è surreale, si illumina nella notte più soleggiata, come il più mercificato dei sogni.

Il genio è un funambolo che cammina sul filo della follia.

Il genio della follia.

Il genio nasce dalla sofferenza.

Il genio viaggia sui binari dell'assurdo e si ferma dopo aver creato l'irrazionalità di un pensiero incontaminato dai limiti della ragione.

Il giorno appena iniziato è un mistero da svelare, lo spazio-tempo da colmare fra cognizione e saggezza.