Desiderio

Mani che si cercano senza mai trovarsi.

Mani che stringono. Sguardi che scaldano. Noi, brividi d'infinito!

Mattino... mi sveglio sentendo il tuo profumo addosso dopo una notte abbracciati, coccolati, travolti, amati. Mi tuffo nel cuscino per cogliere ancora il tuo respiro, il tuo sospiro, la tua presenza... mi riaddormento per tornare a sognarti, amarti, possederti!

Meglio che non dici a nessuno che in fondo ancora stai sperando.

Meglio consumarsi tra le fiamme della passione, che spegnersi lentamente con il rimpianto di non averlo fatto.

Meglio uscire anche per un solo giorno al sole... volare sui prati tra i fiori ed i colori piuttosto che morire di noia in una crisalide senza mai conoscere niente.

Mentre Aspetto penso e mentre penso sogno di voltarmi e trovarti accanto a me.

Mentre il desiderio sarà una necessità, ne avrai sempre bisogno.

Mentre il mondo invecchia la mia anima retrocede verso stati già vissuti, tortuosi e impenetrabili. Nuovamente si imbatte su me l'aspirazione più grande, la più bella delle manifestazioni in un contesto che proibisce la sua realizzazione. Destinato a restare un sogno represso o un incubo perpetuo, laddove giace l'immorale desiderio respinto dal mondo.

Mentre la notte arriva e volge al termine, il viandante sosta su di una pietra lavica, ancora calda dal sole. Poggia il bastone e guarda i suoi piedi, i suoi calzari. Dalla tracolla trae la bisaccia e un tozzo di pane e la la sacca di pelle ove sorseggia. Guarda il cielo. Si inginocchia e una muta preghiera sale al cielo dalla sua anima... il cammino è ancora lungo e nelle sabbie si possono spegnere i sogni. Ma la forze delle gambe se pur irrigidite, incitano il cammino che il cuore sa dove conduce.

Mentre urlavamo dalla voglia dei nostri corpi. I miei sensi invocavano emozioni. E chiamavano te... desiderio.

Mercurio e litio bollente tra le pieghe del desiderio incurante del tempo.

Mi abbandono al desiderio dei tuoi baci, ad occhi chiusi sfioro le tue labbra, ad occhi chiusi ti respiro.

Mi accarezzavi con lo sguardo privandomi di ogni mio segreto e controllo.

Mi avvicino a te respirando il tuo respiro e più ti guardo più ti desidero.

Mi basta pensarti per avere quel brivido caldo che accende il desiderio che arde dentro di me.

Mi chinai per darle il bacio della buonanotte, ma d'un tratto il bacio si fece selvaggio, nasceva in me un uragano di sensazioni che non potevo contenere, sensazioni che esplodevano forti, fatte di voglia di assaporare la sua pelle di velluto che inebriava il mio essere uomo, uomo che bramava la sua voglia di sentirsi donna!

Mi giro e mi rigiro nelle lenzuola di questa notte gelida, tanto a farmi da calore ci pensa il mio pensiero di te.

Mi guardi, ti avvicini, tremo per l'emozione, sento il tuo odore che inebria i sensi, trattengo il fiato, ma la tua mano calda mi provoca vertigini, e una voglia frenetica di baci di lingue avide che si cercano, si sfiorano, si intrecciano, sublime questa passione che ci unisce.

Mi ha ammutolito la tua forza sensuale, la ricerca spasmodica del contatto labbro con labbro, ed il sapore del tuo sale diluirsi al mio.

Mi hanno detto che se desideri una cosa intensamente lei s'avvera. Osservo il mio cielo, incatenato allo splendore della luna. Ho un desiderio, lo confido al suo alone, lei ascolta in un silenzio riverente. E sa già.

Mi perdo nell'Infinito del "finito" mio Spirito.

Mi perdo tra il volere e il non potere.

Mi piace il linguaggio dell'immaginazione. Quel linguaggio che attraversa il desiderio con carezze impercettibili, che supera ogni barriera per arrivare in silenzio dentro al cuore.

Mi piace la complicanza che induce un senso non condiviso e il desiderio fervente che si crea nell'attesa di viverlo, peccato che poi il desiderio è meglio.