Comportamento

"Nasconderci" è un atto egoistico.

"Non fermarti mai all'apparenza", ma la realtà è che spesso un bel quadro è davvero privo di qualsiasi contenuto.

"Non fidarti di nessuno" questo è l'unico comandamento che conosco nella mia vita.

"Non mi importa nulla della reputazione": disse la dignità.

"Non penso che la società abbia il diritto né la capacità per giudicare. Non sono in grado di asfaltare una strada in modo adeguato e dovrei lasciarli decidere sulla vita e sulla morte?"

"Non si può ripetere il passato". "Non si può ripetere il passato? Ma certo che si può".

"Non sono certo il primo arrivato, io!" come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d'ora.

"Ormai" è la parola di chi ha perso la speranza e si è arreso.

"Pazienza" - è una strana parola. Puoi dirla quando aspetti e quando scegli di non aspettare più.

"Per sempre" non è solo una parola, è tutta un eternità, ricordatene quando lo giurerai a qualcuno.

"Più di vent'anni!"

"Pregiudizio" vuol dire affacciarsi alla finestra, in un giorno di nebbia, e disprezzare l'orizzonte.

"prigioniero".

"Prima o poi", e non si fa altro che rimandare il mai.

"Quanta polvere da sparo", quante coltellate si distribuiscono solo per il nostro ego, e la nostra incapacità d'amare.

"Ricorda, cerca di essere furbo per una volta" mi sussurrò Claudia sotto la sua testa bionda: "sei troppo signore!"

"Ripaga con la stessa moneta"! Dice un detto. Io invece dico che se cambi moneta a volte è meglio e magari rincari pure la dose!

"Sì, senza dubbio" dice Candido. "Ebbene - soggiunge Martino - se gli sparvieri han sempre avuto il medesimo carattere, perché volete voi che gli uomini abbiano cambiato il loro?"

"Scarta" pure il prossimo tuo, se ti va di farlo; ma non prima d'aver meditato. In un qualsiasi tipo di rapporto è bene porsi delle domande lasciando al cuore, giammai al rancore, la possibilità di rispondere. Lo dico a te, lo dico a me... lo dico a tutte le persone impulsive o piene di sé!

"Scusa" se poi non si fa nulla per rimediare, rimane soltanto una parola.

"Scusa", "mi spiace" non sono jolly da giocarsi ogniqualvolta si calpesta l'altrui vita. Le parole sono selce affilata, appuntita, avvelenata e non riesco a metterle in tasca e andar via fischiettando come se nulla mi avesse scalfito. Il più delle volte, fiero ma claudicante, riesco a sotterrarle, ma non dimenticarle.

"Se cantassi così, come me ne vanterei!" Pensava Kitty, "come sarei contenta di vedere tanta gente sotto alle finestre! E a lei non importa nulla: pensa soltanto a far piacere a maman. Chi le dà quella forza di essere indifferente a tutti e rimanere così serena?"

"Se si potesse cancellare un attimo!" sono sicura che cancelleresti erroneamente tutto quello che sei.

"Se stessi": l'abito più stretto, per molti indecente, così trasparente da mostrare l'anima e impudente oltre la nudità eppure l'unico vestito che, se indossato con disinvoltura, rende liberi come il non avere nulla addosso, nessun peso, nessun riserbo.

"Sei mia" fa rima con "ti sbagli".