Comportamento,

Stima profonda per chi è innocente e lotta per pararsi il culo, ma schifo profondo per i "paraculi"!

Stimare tutti è lo stesso che non stimare nessuno.

Stimare tutti è lo stesso che non stimare nessuno.

Sto al tuo gioco finché capirai che ho giocato pure io, e allora sarai deluso, perché capirai che non sei l'unico astuto a consumare ossigeno su questa vasta terra.

Sto bene da solo, ma non sono un solitario. Cerco gli altri per scelta, non per timore della solitudine. E scelgo con chi stare. Perché siamo fatti per stare con pochi.

Sto cercando di mettere ordine nella criticità dei rapporti personali, è sempre più difficile vedere persone a testa alta, guardarti apertamente negli occhi, per chi è abituato a mentire. Quando la coscienza è limpida, certo che non si abbassa mai lo sguardo.

Sto cercando di ricuperare alcune "cose" perdute, anche se so che alcune di queste non possono tornare.

Sto cominciando seriamente a pensare alla necessità di costruire orfanotrofi...

per la cortesia
il rispetto
la tolleranza
la correttezza
la moralità
e molte altre virtù...

Giusto per dare un riparo a questi figli di una generazione ormai lontana, che sempre meno persone sembrano ancora voler adottare.

Sto constatando di persona che essere onesti, leali e corretti è molto controproducente in questa società, va molto di moda fare le cose di nascosto. Beh, io sono sempre stata bastian contrario, ragion per cui piaccia o non piaccia farò sempre a modo mio alla luce del sole.

Sto diventando esigente con i sentimenti, non con gli altri ma con me stessa.

Sto imparando a tenere le distanze perché è l'unico modo per salvaguardare la mia psiche.

Sto imparando che dietro la fragilità in realtà si nasconde una grande forza.

Sto imparando che dietro la fragilità in realtà si nasconde una grande forza.

Sto in disparte, in quarta fila, nella penombra dell'anonimato, a osservare gli altri azzuffarsi sul palcoscenico dell'ostentazione.

Sto indagando sulla paternità delle mie cazzate. Per ora il campo si restringe a tre nomi: noia, fretta e alcol.

Sto molto attenta ai particolari, delle persone e di tutto ciò con cui vengo a contatto, per capire fino a che punto posso fidarmi.

Sto seriamente pensando di diventare una persona seria.

Sto sulle scatole a molte persone, perché la gente è abituata alle maschere che incontra tutti i giorni, a quelli che ti dicono che va tutto bene e poi ti accoltellano alle spalle. Io di maschere non ne porto e quello che ho da dire lo dico in faccia.

Sto sulle scatole a quelli che non sopportano che una vive come gli pare, perché non sono vittima di nessuno, non mi nascondo e non mi travesto. E, sapete, la gente non ti perdona la sicurezza di essere ciò che vuoi.

Stranamente trovo che il luogo migliore per meditare sia uno affollato, dove regna la confusione. Un centro commerciale, una piazza o simili. In questi luoghi, fermandomi e osservando il tumulto che mi circonda riesco ancora meglio a percepire un distacco da esso e quindi dal mondo reale... è questione di un attimo e mi ritrovo a navigare nei miei pensieri.

Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell'uovo. E quando l'hanno trovato, gettano l'uovo e si mangiano il pelo.

Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell'uovo. E quando l'hanno trovato, gettano l'uovo e si mangiano il pelo.

Stranissimo come le persone non riescono mai a trovare il tempo per darti una mano, me ne trovano in abbondanza per giudicarti e criticarti all'apparenza.

Strano come il giudizio sia sempre gratuito e la comprensione costi cara.

Strano come le sensazioni vengano quasi sempre ignorate, quasi fossero cattive consigliere, quasi fossero guide parziali di una situazione che viviamo... ma la sensazione in sé è un'espressione acuta dell'intelligenza e, quasi mai, fallisce.